Video osè: "Non condanniamo le feste in spiaggia"

Vigilanza massiccia e controlli sulla vendita di alcol per evitare degenerazioni / VIDEO HARD FILMATO IN SPIAGGIA / INDAGA LA POLIZIA POSTALE

Una serata in spiaggia

Una serata in spiaggia

Ameglia, 14 luglio 2015 - IL FINALE è ancora tutto da scrivere. Quello dei rapporti sociali stravolti da atteggiamenti che sarebbe superficiale definire «ragazzate» e quello del fascicolo giudiziario aperto dalla polizia postale. Non sono chiuse le indagini sui due video rimbalzati di telefonino in telefonino alla velocità della luce, decine, centinaia di volte: non sono i soliti video porno con cui moltissimi adulti soddisfano la loro voglia di guardare dal buco della serratura, ma sono le immagini di due ragazzi minorenni che, di certo poco consapevoli, hanno scelto il lettino di una spiaggia notturna gremita di giovanissimi decisi ad andare oltre il divertimento. Diffusione di pornografia minorile è l’ipotesi di reato che si profila per chi quei video ha girato e per i molti che li hanno ricevuti e passati ad altri. Una vicenda che, anche se non ci sono legami tra l’accaduto e la festa, riaccende i riflettori sulle feste in spiaggia sempre più numerose e sempre più affollate di giovani e ragazzini, già altre volte in discussione per problemi più «normali»: i rumori, la sosta selvaggia, qualche vandalismo ma anche l’eccessivo consumo di alcool nelle nuove generazioni.

«ORGANIZZO feste in spiaggia da dieci anni – dice Marco Sturli, promotore delle serate Glamour Beach al Bagno Tropicana di Fiumaretta – e abbiamo sempre fatto le cose con serietà e professionalità. Non sappiamo quando e dove quell’episodio sia davvero avvenuto: abbiamo 15 persone specializzate addette alla vigilanza e nessuno ha visto niente. Certo nel video si vedono i ragazzi sul lettino al buio, isolati, poi qualcuno li illumina con il telefonino e in molti li circondano: dall’esterno poteva sembrare un gruppetto che ballava vicino al bagnasciuga, in un punto isolato dell’area riservata alla festa. Se avesse visto la vigilanza sarebbe intervenuta». Tenere sotto controllo una festa notturna in spiaggia ed evitare degenerazioni non è sempre facile.

«LE NOSTRE sono feste sane, pulite, non è mai successo niente – assicura Sturli – ma i ragazzi di oggi non sono facilmente gestibili. Le spiagge sono aperte, e purtroppo cercano in tutti i modi di infilarsi senza essere visti: passano dal mare, scavalcano le cabine. Noi facciamo il possibile per controllare, organizzare al meglio, e tutelare loro: l’accesso alle feste non è consentito a chi ha meno di 16 anni e all’ingresso chiediamo i documenti. Diamo da bere alcolici solo ai maggiorenni che devono esibire il timbro indelebile che abbiamo fatto solo all’entrata. Purtroppo non possiamo controllare se passano gli alcolici a qualche amico minorenne. Quello dell’alcol è un problema mondiale ma noi abbiamo la coscienza a posto: sono vent’anni che gestisco locali e sono un padre di famiglia: cerco di tutelare prima di tutto gli avventori. Abbiamo già fatto quattro feste e non c’è mai stata una rissa».