Muore dopo 10 anni di coma, il pm ha disposto l’autopsia

Cadde dal tetto di un locale, si cerca ancora un testimone

In corsia (foto d'archivio)

In corsia (foto d'archivio)

Castelnuovo Magra, 21 dicembre 2015 - E' spirato dopo oltre 10 anni di coma, dopo un lunghissimo periodo di black out cerebrale innescato da un trauma cranico devastante. Una lenta agonia, fino al venir meno della funzione cardiaca, fino all’ultimo battito del suo cuore provato, nel lettino dell’istituto «Le Missioni» di Sarzana nel quale, per tutto questo lungo periodo, è stato amorevolmente tenuto in vita, attraverso l’assistenza strumentale, le premure sanitarie, nella speranza del miracolo, del ritorno ad una lucidità anche minima, coltivata dai familiari, grati con l’equipe medico-infermieristica per tutto l’impegno profuso.

Massimiliano Peselli è spirato senza mai riuscire a spiegare cosa avvenne quel maledetto 26 maggio di 10 anni fa, quando aveva 35 anni, quando riportò una lesione gravissima al cranio. Gli ultimi suoi attimi di vita normale ebbero come teatro il pub-pizzeria «Lo scacco matto» di Castelnuovo Magra», in via Aurelia, la cui attività, gestita insieme al fratello, era cessata un mese prima. Alle 7 di mattina il suo corpo esanime venne trovato vicino all’entrata, nei pressi della grondaia. Una circostanza che indusse i carabinieri, che effettuarono i rilievi, a ritenere che il trauma fosse stato conseguenza di una caduta, nel tentativo dell’uomo di raggiungere delle porte-finestra che si affacciano sul terrazzo, posto al primo piano dello stabile, per entrare nello stesso, in mancanza di chiavi. Nessun testimone però, nessun riscontro all’ipotesi.

L’altro giorno il pm di turno, il dottor Giovanni Maddaleni (nella foto), di fronte alla comunicazione di rito del decesso giunta dall’Asl alla procura e all’incrocio dei dati nell’archivio dove sono raccolti gli atti sommari di eventi gravi non risolti sul piano della ricostruzione puntuale, ha deciso di disporre l’autopsia. Questione di scrupolo, di eventuale evoluzione processuale, e quindi di necessità di riscontri, qualora un domani spuntasse un testimone in grado di fornire una ricostruzione puntuale delle cause del terribile trauma che innescò lo stato di coma del giovane 35enne.

L’accertamento medico legale sulle cause di morte, per verificare eventuali relazioni di nesso causale con il trauma pregresso, è stato effettuato sabato dall’anatomopatologa Susanna Gamba. Domani l’estremo saluto a Massimiliano nella chiesa di San Lazzaro.