Sembra una Vespa, invece è una scultura

Realizzata dal bergamasco Anacleto Sezzapan, l'ha esposta un antiquario sarzanese

La scultura raffigurante la Vespa con sidecar realizzata con tondini di metallo

La scultura raffigurante la Vespa con sidecar realizzata con tondini di metallo

Sarzana (La Spezia), 22 agosto 2017 – Ha suscitato molto interesse con un misto di curiosità, incredulità e meraviglia la scultura raffigurante una vespa con sidecar realizzata dallo scultore Anacleto Spezzapan, artista lombardo che vive e lavora a Bergamo, presentata dall’antiquario  sarzanese Stefano Devoto all’interno della Soffitta sulla strada che si è chiusa domenica. Tantissime le richieste di fotografare l’opera. L’artista per la sua realizzazione deve aver esercitato una pazienza infinita nell’assemblare a nido d’ape migliaia di tondini di metallo e condurli replicando fedelmente la carrozzeria del mezzo ed in scala uno ad uno come un clone. Un’opera che ha sicuramente richiesto mogliaia di ore di lavoro. Non contento della forma riuscita un maniera perfetta, con una buona dose di ironia tipica degli artisti, ha realizzato le ruote funzionanti che, con una leggera spinta rendono la struttura mobile, come quando da ragazzi si finiva le benzina e si spingeva la vespa a mano. Si tratta di un’importante rappresentazione d’arte moderna ma fuori dal campo di specializzazione di Devoto che si è sempre distinto per l’interesse all’arte antica, in special modo per opere dal medio evo al Settecento  così viene spontanea la domanda per tale accostamento. «Il convincimento all’acquisizione – spiega Stefano Devoto – è stata la valutazione sull’abilità e la pazienza esercitata per superare le oggettive difficoltà tecniche e pratiche nella realizzazione di un simile prodotto».

Di conseguenza in memoria della sua esperienza di ex artigiano e della conoscenza diretta del lavoro manuale è arrivata l’acquisizione da parte di Devoto, ritenendo la scultura un capolavo di idea artistica coniugata con un perfetto esercizio di applicazione. Riflessione quelle dell’antiquario sarzanese che sono state condivise dal numerosissimo pubblico che ha deciso di immortalare quella particolare Vespa con Sidecar.