«Mi uccido se non zittite quei galli». Scatta l’ordinanza per farli tacere

Castelnuovo, trattative per far scendere l’uomo da traliccio di 24 metri

L'uomo sul traliccio (Foto Pasquali)

L'uomo sul traliccio (Foto Pasquali)

Castelnuovo Magra (La Spezia), 13 gennaio 2018 -  SI è arrampicato su un traliccio del centro sportivo e minacciava di gettarsi nel vuoto da 24 metri di altezza. Causa del disperato gesto di un quarantasettenne di Castelnuovo i rapporti tesi con i vicini di casa ma soprattutto con i loro... galli. Quei “terribili” pennuti ogni mattina alle 5 iniziano a salutare l’arrivo il nuovo giorno provocandogli uno stato di stress diventato ingestibile.

Alessandro Cecchini ha provato a risolvere il suo caso chiedendo aiuto a Comune, polizia municipale e carabinieri, cercando di imitarne il canto per dialogare con i galli. Ma niente da fare: da anni continuano da anni cantare nel giardino della casetta di campagna confinante con quella della famiglia Cecchini.

Così, esasperato, ieri mattina l’uomo ha preso una scala, l’ha appoggiata al traliccio e ha iniziato l’ascesa sui pioli che portano alla piattaforma dell’impianto di illuminazione. Da lassù ha iniziato a urlare la sua disperazione. Alle 10 del mattino sono pochi i frequentatori del centro sportivo ma i gestori lo hanno notato e hanno lanciato subito l’allarme.

In pochi minuti si sono radunati sotto il traliccio carabinieri, polizia municipale, vigili del fuoco, operatori sanitari e anche il sindaco Daniele Montebello. Tutti seriamente preoccupati di un possibile gesto sconsiderato. Alessandro Cecchini, ex arbitro di calcio dilettantistico in quanto ad arrampicata sui pali è però un semiprofessionista: aveva già dato prova di abilità in due occasioni salendo sulle gru a Carrara e Santo Stefano per protestare quando lo lincenziarono da un autogrill.

In entrambi i casi era sceso dopo lunghe trattative. La folla che lentamente si è radunata per convincerlo a scendere ha trasformato il piazzale nella favola della vecchia fattoria dove ognuno ha raccontato i personali rapporti conflittuali con almeno un animale del vicino: dall’asino ragliante, alle anatre starnazzanti, ai cani indisciplinati.

Il capitano dei carabinieri della compagnia di Sarzana Federico Silvestri che si è impegnato in prima persona a prendere di petto la situazione assicurando la massima attenzione e soprattutto che venisse rispettata l’ordinanza firmata dal comando della polizia municipale che impone ai proprietari dei galli di provvedere a «silenziare» gli animali.

Accanto al capitano anche il brigadiere capo Emanuele Gerini, che impegnato in una seduta atletica di formazione professionale insieme ad una collega, si è precipitato sul posto in tuta ginnica. Lassù in alto ha riconosciuto il vecchio compagno di scuola ed ha iniziato a dialogare con lui cercando di distoglierlo dal suo incubo a “due zampe” e canto da tenore.

L’amicizia con il militare è stata l’assicurazione che la parola del capitano sarebbe stata rispettata fino in fondo e l’uomo, dopo oltre un’ora di tensione, è finalmente sceso. Intanto il comandante della polizia municipale ha redatto una nuova ordinanza che impone entro 15 giorni la soluzione del problema. I galli, insomma, hanno le ore contate. Saranno addestrati al silenzio, convinti a tacere per salvare le penne oppure trasferiti altrove ? La questione è aperta.