Mirteto, un furto su commissione. Indagini rivolte al mercato d’arte

Piano preparato nei particolari. Comune, telecamere in punti strategici

Alessandro Silvestri sindaco di Luni

Alessandro Silvestri sindaco di Luni

Luni, 2 novembre 2017 - UN FURTO su commissione e non certo l’azione isolata di semplici ladruncoli. L’assalto al Santuario del Mirteto sulla collina del paese di Ortonovo è stato pianificato nei dettagli e messo a segno da almeno un gruppetto di persone che si sono divise la fatica di trasportare le tre statue al di fuori della chiesa. Il peso delle reliquie e il timore di essere scoperti è l’elemento che spinge le indagini verso il mercato delle opere d’arte, filone sul quale si stanno concentrando le indagini dei carabinieri che hanno effettuato il sopralluogo all’interno del luogo religioso e nelle vicinanze dopo la denuncia del rettore.

IL SANTUARIO è raggiungibile attraverso l’unica strada in salita e la notte non è frequentato da nessuno anche se qualcosa parrebbe aver disturbato l’azione dei ladri che hanno lasciato una quarta statua ai piedi dell’altare. Il gesto sacrilego è stato condannato da tutta la comunità proprio perchè ha colpito il sentimento religioso di uno dei luoghi simbolo dei fedeli e non solo. Soltanto qualche anno fa venne presa d’assalto l’altra chiesa parrocchiale del borgo e nell’occasione venne rubata una corona lignea della Madonna. La crescita del fenomeno dei furti nelle abitazioni, per ben due volte della macchina dell’ufficio tecnico del Comune oltre a un vecchio computer custodito in un ufficio in attesa di essere dismesso, un paio di rapine in banca e in un negozio di ottica, il violento assalto all’ufficio del supermercato nel quale sono rimasti feriti il direttore avevano già alzato l’asticella della preoccupazione nel territorio. Il sindaco di Luni, Alessandro Silvestri, già in campagna elettorale aveva preannunciato la possibilità di installare in alcune zone del territorio le telecamere di sorveglianza utili per registrare movimenti sospetti. E l’argomento è tornato di stretta attualità.

«SIAMO profondamente turbati da quanto accaduto - spiega il primo cittadino - perchè è evidente che il furto in una chiesa rappresenta una caduta assoluta di valori morali e civili. Ma superando l’aspetto emotivo e affrontando quello della sicurezza sono sempre stato chiaro a proposito cercando di intraprendere le vie ufficiali evitando di rincorrere la scia emotiva che secondo molti dovrebbe portare a ronde e controlli individuali. Nei giorni scorsi indipendentemente dall’ ultimo furto al Santuario ho incontrato l’amministratore commerciale di un istituto di vigilanza per concordare la possibilità di utilizzare un sistema di videosorveglianza. Abbiamo effettuato anche alcuni sopralluoghi per stabilire quali potessero essere i punti strategici del territorio. L’operazione rientra nella nostra volontà così come già l’amministrazione uscente aveva intravisto questa esigenza. Adesso studieremo il passaggio valutando anche la disponibilità economica e stabilire le tempistiche dell’intervento».

Massimo Merluzzi