«In carcere per 14mila euro di debiti»

Per Ghizolfi un’odissea durata 36 ore. Condannato dal tribunale slovacco a 10 mesi. E’ stato rimesso in libertà

L'avvocato Paolo Mione

L'avvocato Paolo Mione

Sarzana, 24 giugno 2017 - E' una vicenda  che ha dell’incredibile. Un noto imprenditore sarzanese, Enrico Ghizolfi, 59 anni,  li compierà il 19 del prossimo mese,  incensurato, impegnato in politica, segretario provinciale del Nuovo Psi, candidato alle ultime Regionali nella lista di centro destra che ha portato al successo  l’attuale governatore della Liguria  Giovanni Toti,  architetto e padre di famiglia, è finito in carcere. E’ assurda la motivazione per la quale nei suoi confronti l’altra  mattina sono scattate le manette, riguarda un reato che per la nostra legislazione non ha sicuramente valenza penale. Interessa infatti  l’attività imprenditoriale nel campo della distribuzione del cibo. Attività che Gizolfi ha svolto in Slovenia dal 2005 al 2016. E’ accusato in quel paese di reati commerciali per aver contratto debiti in 11 anni di lavoro  per 14mila  e 430 euro. Una cifra molto modesta ma si tratta di un reato che in Slovenia viene perseguito penalmente, a fronte della denuncia di chi ha subito il danno. Di conseguenza Ghizolfi, in quel paese, era stato condannato, in un primo tempo, a 5 anni di carcere poi ridotti a 10 mesi. Lui nel frattempo era rientrato in Italia, ma nei suoi confronti era  scattato un mandato di cattura europeo, visto che avrebbe dovuto presentarsi al tribunale di Capodistria per consegnarsi ed espiare la pena.  Ghizolfi era tranquillo la pratica era passata nelle mani dei suoi legali che l’avevano tranquillizato. Pensava che tutto si sarebbe risolto. Invece l’altra mattina attorno alle 10, gli agenti del Commissariato di Sarzana hanno bussato alla porta della sua famiglia che attualmente risiede a Castelnuovo dove si trovava,  mentre lui è domiciliato a Sarzana. Quando i poliziotti gli hanno mostrato il mandato di cattura Ghizolfi è rimasto senza parole, molto preoccupato per quello che stava capitando. Momenti terribili quando l’imprenditore sarzanese ha capito che  avrebbe dovuto essere trasferito in carcere per scontare la pena. L’imprenditore quindi è stato in un primo momento accompagnato  in Commissariato a Sarzana e dopo le prime formalità trasferito nel carcere della Spezia. La notizia del suo arresto è rimbalzata anche a Roma dove ha subito preso posizione il segretario nazionale del Nuovo Psi, l’onorevole Lucio Barani. «Ho già preso contatto col direttore del carcere della Spezia – ha affermato Barani – e oggi pomeriggio, alle 15,  sarò a Villa Andreino  per incontrare Enrico Ghizolfi. Un uomo onesto che conosco molto bene e che non ha mai avuto problemi con la giustizia. Prima di essere candidato a sostegno di Toti e contribuire al suo successo in Regione è stato anche candidato per il Nuovo Psi in comune a Sarzana. E’ incredibile quello che sta accadendo, ci sono criminali come Cesare Battisti che ha tre omicidi sulla coscienza ed è riuscito a fuggire,  prima in Francia e poi in Brasile, qua per un debito irrisorio fra l’altro tutto da provare finisce in carcere una persona onesta. Se questa è l’ Europa...». «Sicuramente non mi fermo a visitare e portare la mia solidarietà a Enrico Ghizolfi – prosegue Barani –_ se non verrà trovata subito una soluzione il mio gruppo si rivolgerà direttamente al Ministro degli Esteri Angelino Alfano e a quello della giustizia Andea Orlando. Non può restare in carcere una persona del genere». Oltre che negli ambienti politici Enrico Ghizolfi è anche conosciuto in quelli sportivi. Fra le sue attività infatti da giovane per un lungo periodo è stato radiotelecronista della partite della Sarzanese, per emittenti locali. Erano anni in cui la squadra rossonera militava nell’allora serie C e lo stadio Miro Luperi era stracolmo di tifosi.