Sicurezza. "Poggi-Carducci, servono 3 milioni per migliorare la resistenza sismica"

Impegno ma i soldi non ci sono. Si spera nella vendita del XXI Luglio

Esercitazione in una scuola con Protezione Civile e Vigili del fuoco per preparare gli studenti ad affrontare le emergenze

Esercitazione in una scuola con Protezione Civile e Vigili del fuoco per preparare gli studenti ad affrontare le emergenze

Sarzana, 2 dicembre 2017 -  «C’È la massima attenzione su tutte le scuole comunali» si limitano ad assicurare il sindaco Alessio Cavarra e l’assessore ai lavori pubblici Massimo Baudone sulla sicurezza della Poggi-Carducci. Nessuna risposta nel merito alla preoccupazione manifestata dal capogruppo di Sarzana in Movimento Valter Chiappini che ha chiesto l’audizione in consiglio comunale dei tecnici per avere spiegazioni sulla capacità di resistenza ai terremoti dell’edificio. Una capacità di resistenza definita «modesta» nella relazione sulla Valutazione dell’Indice di Vulnerabilità Sismica consegnata dall’ingegner Pier Luigi Pucci già lo scorso aprile. E infatti sindaco e assessore confermano che «la condizione del plesso scolastico per ciò che concerne la risposta sismica della struttura è nota da tempo e condivisa con la direzione didattica ed i genitori».

E ricordano che il Comune «ha predisposto uno studio di fattibilità e di previsione di spesa al fine di sostenere la risoluzione delle problematiche in essere». Insomma l’amministrazione assicura che sta lavorando «anche per aprire canali di finanziamento ad hoc», perché per adeguare l’edificio servono circa tre milioni di euro: c’è da abbattere tutto il terzo piano, rinforzare gli spazi intorno alle scale, e poi costruire un nuovo pezzo al posto della palestra da tempo inagibile. La speranza, ricordano, è legata alla vendita della storica scuola del XXI Luglio che al momento non sembra avere acquirenti in vista. Sindaco e assessore ribadiscono l’impegno per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, da anni non in regola con le norme. Quindi ricordano i lavori alla materna “Lalli” (570 mila euro) dove due anni fa è crollato l’intonaco per fortuna in un pomeriggio di chiusura. E, per l’ennesima volta elencano gli interventi già eseguiti e quelli prossimi nelle scuole, risultate tutte da adeguare. «Insomma pensiamo di poter dire che non siamo stati inermi sul tema della messa in sicurezza delle scuole» ribadiscono Cavarra e Baudone, limitandosi a definire «propaganda elettorale» le richieste di spiegazioni di Chiappini.

RESTA senza risposta la domanda sulla sicurezza in caso di evacuazione dei bambini delle scuole materna ed elementare costretti a scendere tre piani di scale. Proprio ieri alle Poggi-Carducci sono cominciate le esercitazioni anti-sismiche, forse proprio per capire i tempi necessari ai bambini per mettersi in sicurezza in caso di allarme. Certo è che la valutazione dell’Indice di Vulnerabilità Sismica della Poggi-Carducci, in base alle conclusioni della relazione, non sembra rassicurante. «La modesta Capacità di Resistenza alle azioni sismiche risultante dall’analisi è indubbiamente legata alle caratteristiche meccaniche dei materiali scaturite dalle indagini effettuate. – si legge nelle note conclusive – Tali valori scadenti di resistenza, uniti alla geometria dei fabbricati costituiscono un forte pregiudizio strutturale che condiziona fortemente la capacità di resistenza dell’insieme». E ancora l’ingegner Pucci scrive che «In linea generale nel corso dell’analisi è stato possibile riscontrare che le maggiori criticità sono presenti al livello dell’ultimo piano e nelle zone adiacenti ai vani scale, e ciò è da ritenersi imputabile alla inevitabile maggiore incidenza dell’azione sismica al livello del 4° solaio, e all’elevata concentrazione di massa nella zona di influenza del corpo scale». E precisa «che i valori di partenza di resistenza dei materiali costituenti le strutture esaminate sono modesti».