Castelnuovo Magra, 22 novembre 2016 - Il caso Morchi si riapre. La notizia delle due perquisizioni effettuate e di una decina di indagati, pubblicata dalla “Nazione” ha riacceso la speranza della figlia Marina Palma che non ha mai smesso di combattere con grande dignità e coraggio per sapere chi uccise sua madre Marisa quella mattina di marzo del 2013. Della vicenda tornerà a occuparsi domani sera anche la trasmissione “Chi l’ha visto”. Era stata proprio la divulgazione dell’identikit del possibile killer sulla popolare trasmissione di Rai 3 aveva riacceso i riflettori su un delitto che per la sua crudeltà aveva inorridito non solo Castelnuovo, dove il delitto era avvenuto in via Palvotrisia, ma l’intera vallata del Magra.
L’identikit assomigliava a due persone secondo la testimonianza di uno spettatore fatta prima in Tv poi ai carabinieri. Le indagini si erano dunque riaperte e hanno portato nuove perquisizioni nelle abitazioni dei due indagati dei carabinieri del comando provinciale della Spezia che hanno vagliato anche la posizione di altre 8 persone. «Sono notizie che mi riaprono il cuore alla speranza – dice Marina Palma – la decisione della Procura di archiviare la terribile morte di mia madre mi aveva ferita. L’ho sempre detto: non avrò pace finché non sarà assicurato alla giustizia chi è entrato quella mattina nella casa di via Palvostrisia dove abitava mia madre e l’ha uccisa in quel modo lasciandola agonizzante in un lago di sangue. Non posso accettare che venga dimenticata».
Marina il 4 agosto scorso ha avuto una grande manifestazione di solidarietà al centro sociale di Castelnuovo da parte dei suoi concittadini e delle istituzioni durante un’assemblea popolare. Tutti hanno chiesto che le indagini continuino e venga fatta giustizia. Soddisfatto anche l’avvocato Francesco Cristiani del foro di Napoli che assiste la figlia di Marisa Morchi nella sua ricerca della verità e contro l’archiviazione aveva presentato un ricorso in appello e alla corte europea. «Queste novità investigative ravvivano una speranza che, nonostante tutto, non si era mai spenta e ripagano almeno minimamente delle amarezze di questi anni – commenta – Siamo tutti molto fiduciosi che ci possa essere una svolta. Intanto fino a ieri il delitto Morchi era un caso archiviato, mentre oggi apprendiamo che l’indagine è ripresa. Determinante si è rivelato il contributo dei mezzi di informazione, che per fortuna non hanno mai spento i loro riflettori su questo terribile omicidio».
C.G.