Il chiostro di S.Francesco ha trovato un “mecenate”

Accordo per restaurare 4 dei 7 affreschi del Lemmi

Il chiostro di San Francesco

Il chiostro di San Francesco

Sarzana, 26 agosto 2017 - La salvezza si chiama “Art Bonus” e arriverà per almeno quattro delle sette lunette affrescate dal pittore fivizzanese Stefano Lemmi agli inizi del tredicesimo secolo nel chiostro di San Francesco. Dopo il nostro servizio sulle condizioni delle preziose opere, già restaurate anni fa, l’assessore alla cultura Nicola Caprioni si è messo alla ricerca di una soluzione “creativa” per recuperare almeno quella parte del chiostro di proprietà del Comune che sta cadendo a pezzi per le infiltrazioni di umidità. «L’ho trovata nell’Art bonus, – spiega Caprioni – uno strumento che consente la detrazione del 50 per cento di imposta a chi finanzia lavori di restauro artistico e architettonico.

E siamo il primo Comune della Liguria a utilizzarlo. Siamo riusciti ad ottenerli attraverso una società nazionale di restauro che ha restauratori in loco che aderiscono al progetto. C’è anche il nome dello sponsor, una grossa società nazionale che si scaricherà dalle tasse la metà del costo del restauro. Ma vuole che il suo nome resti segreto finché non verrà a Sarzana e verrà presentato ufficialmente». Il progetto consentirà di salvare dunque le quattro lunette nella parte del chiostro che è di proprietà del Comune, l’altre parte con le tre lunette restanti appartiene invece all’Ordine dei frati minori.

«Prima la sede principale era Chiavari, ora è stata spostata e sto cercando di contattarli ma non è facile – continua l’assessore alla cultura – Per gli affreschi mancanti non si può utilizzare l’Artbonus che esclude interventi sui beni ecclesiastici ma dovremo cercare altre possibilità».

La pratica per il recupero delle lunette del chiostro è avviata, il progetto fatto. Al Comune è costata solo 3.660 euro firmare la convenzione con la società ItaliaTurismoArte per realizzare il progetto “Destinazione Sarzana” con il restauro degli affreschi in pericolo. Soldi che servono per la parte promozionale, di social web marketing, di creazione eventi Art Bonus e di tours. Il resto, ovvero i 16 mila euro per il recupero dei dipinti li metterà il misterioso “mecenate” che arriverà a Sarzana per vedere il risultato del suo contributo e svelare la sua identità. L’intervento è già stato assegnato a due restauratrici sarzanesi, Daniela Simonini e Laura Vesigna, socie della ditta specializzata Arteimpresa.

Emanuela Rosi