Oggi i funerali della piccola Beatrice. L'autopsia apre nuove ipotesi sulla morte

Il decesso potrebbe essere stato causato da problemi congeniti

I carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Sarzana hanno acquisito la documentazione sanitaria

I carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Sarzana hanno acquisito la documentazione sanitaria

Sarzana (La Spezia), 6 agosto 2016 – BAMBINA morta per laringospasmo: l’autopsia potrebbe cambiare lo scenario e spostare le cause del decesso. Quanto emerso nel corso dell’esame autoptico della piccola Beatrice Astone, morta a nemmeno quattro anni per problemi respiratori dopo un via vai di visite e controlli al pronto soccorso e dal medico di famiglia, potrebbe cambiare lo scenario sulle cause del decesso. Il medico legale Luca Tajana si è riservato ancora qualche giorno per pronunciarsi definitivamente, ma, da quanto trapela, ci sarebbero novità clamorose.

«Quanto anticipato dal medico legale, che per il momento preferisce rimanere sul vago – ha spiegato il legale della famiglia, Filippo Zanasi – potrebbe cambiare lo scenario dell’intera inchiesta. La responsabilità dei medici è legata al protocollo da seguire nel caso di una bambina con tali disturbi. E i sanitari potrebbero anche aver applicato alla lettera quanto prevede il regolamento. Tuttavia sono emerse novità che potrebbero attribuire le cause del decesso a problemi congeniti che potrebbero risalire a prima dei recenti disturbi respiratori. Anche in questo caso si parla di negligenza dei medici, dal momento che sarebbe bastata una radiografia al torace per vedere quello che soltanto il medico legale è riuscito a vedere». Non solo, la bambina un anno fa fu sottoposta a una radiografia al torace e nessun riesce a capire come i sanitari di allora non possano aver visto quanto poi verificato dal medico legale con l’esame autoptico.

Una serie di enigmi che rendono sempre più giallo il caso della morte della bambina che avendo problemi respiratori è stata portata più volte dai genitori dal medico di base e al pronto soccorso soltanto per sentirsi dire che era tutto a posto quando magari sarebbe stata sufficiente una radiografia o un ricovero ospedaliero che avrebbe portato a esami più accurati che forse avrebbero evitato la morte. Adesso il momento della verità: il pubblico ministero Luca Monteverde, anche se ha aperto un fascicolo contro ignoti, intende verificare eventuali responsabilità dei medici che hanno dimesso la piccina tranquillizzando i genitori.

LE INDAGINI sono state affidate ai carabinieri del nucleo radiomobile spezzino che hanno avuto il compito di sequestrare atti e cartelle cliniche dell’ospedale di Sant’Andrea della Spezia. Intanto oggi alle 16 nella chiesa di San Pietro ad Avenza la città si appresta a dare l’ultimo saluto alla piccola Beatrice che un atroce destino ha portato via alla mamma Paola Pianini e al papà Fabio Astone che ancora non riescono a concepire una perdita tanto straziante.