Troppe allerte? Frase fuori luogo. Val di Magra zona ad alto rischio

Replica dell’assessore regionale Giampedrone al sindaco Cavarra

L’assessore regionale Giacomo Raul Giampedrone

L’assessore regionale Giacomo Raul Giampedrone

Sarzana, 17 settembre 2016 -  ALLERTE METEO e polemiche. Il sindaco Alessio Cavarra ha chiesto maggiore condivisione nelle decisioni di interrompere attività scolastiche e chiusura strade in caso di previsioni meteo avverse, puntando l’indice su Regione Liguria e Arpal. Non si è fatta attendere la risposta dell’assessore regionale alla protezione civile Giacomo Raul Giampedrone. «Fare il sindaco – replica – comporta grandissime responsabilità. Dal 1992 i primi cittadini sono identificati come le massime autorità di protezione civile, spiace dover constatare che il sindaco Cavarra pare essersene accorto solo ora. Dopodichè le norme possono anche essere cambiate ma per questo l’organo istituzionalmente deputato a farlo è il Parlamento, non la Regione».

Ci spiega quali sono i passaggi della diramazione dell’allerta meteo?

«Nel nostro primo anno di lavoro abbiamo fatto passi da gigante. Attualmente Arpal emette una previsione meteo sulla base della quale viene ad essa collegata una indicazione di allerta idrogeologica. La Protezione civile dirama l’allerta e provvede a comunicarlo a tutti gli enti. Per svolgere tutte queste operazioni, dal momento della previsione del Centro funzionale, i nostri tecnici impiegano non più di mezz’ora contro le due ore di prima, quando la decisione dell’emissione di una allerta era assunta in cogestione con la Protezione civile regionale. L’allerta è una delle componenti basilari dell’attività di Protezione civile , e serve, come dice il nome, ad avvisare di stare attenti e pronti ad affrontare un possibile rischio».

Non pensa che si stia creando un po' troppo allarmismo intorno alle previsioni meteo?

«No, penso il contrario. Siamo consapevoli che con questo nuovo sistema il numero delle emissioni di allerta, e quindi il lavoro dei sindaci, è divenuto maggiore, ma è del tutto evidente che è aumentata a dismisura anche la tutela nei confronti dei cittadini. Sentire un sindaco parlare di troppe allerte in Liguria, visto il recente passato, mi sembra del tutto inopportuno e fuori luogo».

Il grado di rischio idrogeologico della Val di Magra è da considerarsi a livello preoccupante?

«La Val di Magra è una delle zone ad alto rischio idraulico per numero di popolazione esposta. A ciò si aggiunga che il passaggio di competenze fra Provincia e Regione non ha certo aiutato l’iter amministrativo delle opere di difesa idraulica. Detto questo non si può fare attività di difesa del suolo e Protezione Civile con la paura di sbagliare. Servono risorse importanti, azioni concrete e mirate con un ordine di priorità ben preciso ed è quello che stiamo facendo per fronteggiare questa difficilissima sfida».