Alcol venduto ai minori nei bar: “Crociata” della Consulta Centro

Locandine e dispense distribuite nei locali per sensibilizzare sui rischi

Consumo di alcolici (foto Germogli)

Consumo di alcolici (foto Germogli)

– SARZANA –

UNA “crociata” contro l’alcol quella avviata ieri mattina dalla Consulta centro. “Alcol il massimo è zero” il titolo che campeggia sui volantini stampati per i gestori di bar, grande distribuzione e ai ragazzi. Nel mirino della battaglia la vendita ai minorenni. Il presidente della Consulta Massimiliano Giampedroni e il consigliere Maura Vivarelli hanno lasciato nei bar del centro storico la locandina, in molti subito appesa, e una dispensa sui danni prodotti dall’alcol nei giovanissimi. «Ma la nostra campagna – spiegano Giampedroni e Vivarelli – non si ferma qui. Incontreremo i responsabili dei supermercati perchè proprio in centro, nel fine settimana, si trovano bottiglie di super alcolici e vino abbandonate nei luoghi di ritrovo dei giovani acquistate in rivendite come i supermarket». «A fine gennaio invece – spiegano – faremo un volantinaggio all’uscita delle scuole: consegneremo ai ragazzi una piccola guida che faccia comprendere loro i danni che il consumo di alcol produce sul fisico. Lo stesso sindaco Cavarra si è reso disponibile a partecipare al volantinaggio. Gli abbiamo chiesto di riproporre l’ordinanza che limita l’asporto di bottiglie di vetro nei locali dopo le 22». E dai residenti del centro storico continuano ad arrivare proteste per i vandalismi compiuti da ragazzini ubriachi che arrivano a danneggiare i contatori e distruggere con petardi le cassette postali.

I RESPONSABILI della val di Magra delle associazioni di categoria chiamati in causa dallo stesso presidente della consulta del centro storico si difendono. «Chi deve controllare se viene dato da bere a minori? – chiede Matteo Tiberi, presidente Cna – Non credo siano le associazioni di categoria. Noi formiamo i nostri associati, li informiamo sulle regole da rispettare, a quel punto la responsabilità è del singolo. Fare rispettare la legge spetta all’autorità competente, alle forze dell’ordine». «Non c’è solo l’alcol ai minori, ma anche il divieto di fumo, i regolamenti sulle slot – fa notare Fabio Lombardi, responsabile Confesercenti – tutti regolamenti sui quali istruiamo i nostri associati. Mi sembra assurdo dire che le associazioni devono anche vigilare sul loro rispetto». Concorda il presidente di Confcommercio Alessandro Pontremoli: «Noi abbiamo il compito di spiegare e illustrare i regolamenti specificando anche i rischi per chi li viola». «Gli operatori commerciali e artigianali di Sarzana – commenta Bernardo Vincenti, presidente Confartigianato – sono attenti e responsabili a tutelare i minori che talvolta, dicono i nostri operatori, acquistano alcolici nei supermercati o li fanno acquistare all’amico maggiorenne e in questo caso il controllo dell’esercente diventa inefficace. Le forze dell’ordine non possono limitarsi al controllo repressivo e sanzionatorio: è indispensabile collaborazione e una seria azione preventiva delle forze dell’ordine e degli enti preposti».