Sarzana, 18 aprile 2014 - PARCHEGGI gratuiti e posizioni strategiche: queste sono le due soluzioni che auspicano e suggeriscono all’amministrazione comunale sarzanese gli ambulanti del giovedì che da anni animano il centro storico della città con i loro banchi. Gianni Rossi ha un banco di abbigliamento in via Gori e definisce la situazione «drammatica, siamo in crisi: la nostra situazione rispecchia l’andamento dal paese, la gente ha meno soldi e compra sempre meno. Una volta gli affari andavano meglio, dovremmo cooperare tutti insieme per trovare delle strategie per rilanciare il mercato». Il grosso problema che assilla gli ambulanti sono, da sempre, i parcheggi. Claudio Domizio, titolare di una ditta di abbigliamento, è un fornitore che viene da Firenze e si lamenta per la perenne difficoltà di trovare posto: «Anche oggi ho girato venti minuti in macchina prima di trovare parcheggio, io lo faccio per lavoro e quindi mi rassegno e aspetto con pazienza oppure la metto a pagamento ma chi viene per comprare perché dovrebbe aspettare venti minuti quando può andare alla Coop parcheggiando subito e gratuitamente? Un consiglio che vorrei dare all’amministrazione per il rilancio della città è quello di mettere i parcheggi gratis il giovedì, oppure di aumentare il numero di quelli liberi». Questione annosa che da anni affligge tutto il centro storico e su cui commercianti e ambulanti si trovano d’accordo. Un discorso a parte meritano invece i produttori, quei cinque o sei banchi confinati in fondo a viale della Pace.

Michele Ferti, con il suo banco di miele e prodotti apistici, definisce la loro «la peggiore posizione possibile. Se il Comune vuole aiutare i produttori dovrebbe fare qualcosa: da metà viale della Pace in su, più o meno da dove si incrocia con via IV novembre, non passa mai nessuno. Ci salviamo la mattina grazie alla scuola ma il pomeriggio e l’estate che non c’è nemmeno quella qui è veramente una desolazione. Spesso i venditori vicino a noi non mettono nemmeno i banchi dato che le vendite sono bassissime ed è più la spesa che l’impresa. È una posizione disagiata, in centro venderemmo sicuramente di più.» Dello stesso parere Annamaria Lombardi e Fabrizio Laferlita, che vendono piante e fiori della loro azienda agricola: «Siamo fuori mano, non ci conosce nessuno. La crisi si sente, la sentiamo tutti ma con una posizione strategica potremmo rimediare. Lo sappiamo perché abbiamo avuto delle conferme: durante la fiera delle Nocciole eravamo in piazza Matteotti, abbiamo venduto bene e ci siamo fatti conoscere da tante persone; e ugualmente l’anno scorso al mercato del 25 aprile molti banchi non c’erano e siamo scalati nel primo pezzo della strada vendendo molto di più. L’amministrazione parlava di spostarci in piazza Accorsi: per noi andrebbe bene. L’importante è che si faccia qualcosa, che si taglino i rami morti del mercato e si trovi una sistemazione migliore».