Sarzana, 18 aprile 2013 - Copertoni, elettrodomestici, parti di carrozzeria di auto, cavi di acciaio, bottiglie e tanti, tantissimi sacchetti di plastica. E’ il materiale ritrovato in una discarica individuata in località Boettola a ridosso di un «bozo» dal Comitato dei Cittadini di Romito che ieri l’altro mattina ha presentato un esposto agli Uffici di Sarzana del Corpo Forestale dello Stato. E questa non è l’unica: l’erosione ha fatto emergere depositi di “rumenta” anche lungo le sponde del fiume Magra.

Materiale scaricato anni fa che le piante hanno ricoperto e che ora, a distanza di tempo, inizia a riemergere dal terreno. In alcuni tratti del fiume i cumuli raggiungono il metro e mezzo di altezza, ma se uno cammina non si accorge di nulla perchè la discarica è allo stesso livello della terra. Probabilmente il materiale è stato gettato dentro uno di questi laghetti artificiali e poi ricoperto negli anni dalla vegetazione. Ora l’erosione lungo le sponde che ha messo in mostra anche i pali che, nella stessa zona, reggono il traliccio dell’Enel, ha portato alla luce altri cumuli di rumenta.

Da qui la decisione del presidente del Comitato dei Cittadini, Giuseppe Zubelli, di presentare un esposto al Corpo Forestale chiedendo «un sopralluogo». «Prima ci si domandava cosa potesse fare un cittadino, un comitato — spiega il presidente — per la propria comunità, per il proprio quartiere. Oggi ci si chiede cosa aspettano a fare le Istituzioni per il cittadino e cosa, quest’ultimo, deve ancora fare oltre ad evidenziare, denunciare, informare, manifestare».

Dall'argine del fiume alla sponda del «bozo» dove sono state trovate le stratificazioni di rumenta si profila una «strada» sotterranea, lastricata da sacchetti di spazzatura di tutti i colori. Difficile dire quale percorso segue, ma il fatto di individuarne tratti a macchia di leopardo fa temere il peggio. E la preoccupazione cresce quando si pensa alla tipologia di materiale che potrebbe essere stato scaricato nell’area. «Tutti insorgono ogni qualvolta — prosegue Giuseppe Zubelli — si pronuncia la parola dragaggio, ma cosa aspettano queste persone, ambientalisti in primis, ad intervenire per denunciare con forza che sotto le sponde del fiume Magra, forse esistono discariche di materiale di qualsiasi tipo e che il fiume stesso, erodendo le sponde, deposita questo marciume lungo il suo percorso fino alle spiagge di Fiumaretta e Marinella?».

L’esposto alla Forestale nel frattempo ha prodotto i suoi primi atti: la segnalazioni della presenza di una discarica ai comuni di Arcola, Sarzana e Vezzano Ligure. Segnalazione arrivata anche alla Protezione civile della Spezia. Intanto da gennaio ad oggi il fiume ha divorato più di trenta metri di terreno. Dal traliccio alla sponda del Magra c’erano quarantasei metri oggi ce ne sono soltanto sedici.

Anna M. Zebra