Sarzana, 20 settembre 2012 - E’ il più grande istituto scolastico della provincia, un colosso con 1.620 alunni e 200 tra docenti e personale non docenti. Ma ha un nome terribile: "Icsa 13". Un particolare che non ha scoraggiato Clementina Petillo, fino a giugno preside del Liceo "Costa" alla Spezia, a trasferirsi, come sede di lavoro, a Sarzana.

A dirigere un colosso che ha assorbito in un solo colpo la vecchia scuola media "Poggi-Carducci" e le direzioni didattiche di Sarzana e Bradia. Le campanelle suonano già ma basta poco per capire che i lavori di costruzione di "Icsa 13" sono ancora in corso. Basta dire che gli uffici di Clementina Petillo e di Paola Leoncini Boni, direttore servizi generali e amministrativi, sono senza porta.

L’assenza di privacy non turba la Petillo, che, intervistata, mostra di avere idee chiare sul futuro della scuola. Rispondendo a tutte le domande, a quelle sulla didattica come a quelle su palestra e sicurezza. E su quest’ultima (in passato sia la Poggi-Carducci che le scuole della periferia hanno subito incursioni di ladri e vandali) sembra ottimista: "La scuola di Marinella era stata visitata sia dai ladri che dai vandali. Da quando c’è un sistema di vigilanza il fenomeno è quasi sparito. Telecamere e sensori servono in tutte le scuole. Il Comune ci ha fatto diverse promesse in questo senso. Ma chiediamo aiuto anche a chi abita vicino alle scuole. Devono subito segnalare la presenza di vandali e ladri".

Come risolverà il problema palestra per gli alunni della Poggi-Carducci?

"La vecchia palestra del capoluogo è inagibile. A Marinella c’è una palestra e nelle altre sedi ci sono spazi sufficienti per fare educazione motoria. I ragazzi delle medie fanno però educazione fisica e hanno bisogno di una palestra. Il Comune ha assicurato che entro novembre/dicembre sarà pronta la tensostruttura. Per ora siamo ospiti nella struttura della palallavolo".

Non potevate usare la palestra del Parentucelli?

"No, sarebbe stato complicatissimo".

Tutte le scuole piangono miseria. E voi?

"Questo istituto è nato proprio per razionalizzare le spese. Poi i genitori ci hanno sempre aiutato, regalando alla scuola un telefono, un telecomando e altre cose. Qualcosa comunque ci inventeremo, per fortuna i docenti hanno molta fantasia".

A proposito di genitori, chi li rappresenta?

"Dato che il consiglio di istituto non c’è, il signor Bianchi è stato nominato commissario rappresentante dei genitori".

L’ultimo sisma ha riportato l’attenzione sulle uscite di sicurezza: tutto a posto?

"Tutte le sedi hanno scale di emergenza e altre vie di fuga. L’unica eccezione è la scuola di Ghiaia".

I lavori spettano al Comune?

"Tutte le sedi sono di proprietà del Comune e io ho già incontrato gli assessori Vasoli, Pittiglio e Pratici".

Quali sono le novità in vista?

"Dobbiamo aumentare la dotazione informatica e mettere i docenti in condizione di usare i registri elettronici. E dobbiamo collegarci con le famiglie, educandole a questa nuova modalità di comunicazione. Poi creeremo i curriculum verticali. E’ una delle possibilità offerte dagli Istituti comprensivi. Fare in modo che i docenti delle scuole dell’infanzia, della primaria e delle medie lavorino insieme per accordarsi sulle priorità di apprendimento per ogni studente".

di Andrea Luparia