Venerdì 26 Aprile 2024

Cimitero, i posti sono esauriti; e i feretri vengono 'parcheggiati'

Sei bare stipate nella camera mortuaria, altre quindici sono in spazi presi in prestito

Le salme «parcheggiate» nella camera mortuaria del cimitero di via Falcinello e, a destra, il cantiere aperto per la costruzione dei nuovi loculi

Le salme «parcheggiate» nella camera mortuaria del cimitero di via Falcinello e, a destra, il cantiere aperto per la costruzione dei nuovi loculi

La Spezia, 11 dicembre 2014 - LE CORONE restano ad appassire accanto alla porta della camera mortuaria, le bare stazione «impilate» all’interno. L’ultima arrivata è la salma del partigiano Lauro Galazzo, entrato tra i primi insieme ai soldati americani nella città liberata e morto il 3 dicembre a 88 anni. La sua foto è appoggiata alla cassa, in alto, sistemata nell’ultimo posto utile della piccola stanza nel cimitero di via Falcinello. I posti al camposanto sono esauriti da tempo, i loculi realizzati nell’ultimo ampliamento del 2012 non sono bastati neppure a coprire le esigenze degli ultimi due anni e le difficoltà finanziarie del Comune hanno ritardato un intervento che si sapeva necessario e urgente da tempo. Così l’emergenza ha continuato a crescere. Ora sono 15 i defunti sistemati provvisoriamente in loculi «prestati» da chi si è premunito acquistandoli con largo anticipo. Molti piuttosto che lasciare i resti dei loro cari «parcheggiati» hanno scelto di portarli in altri cimiteri. Ma ora sono arrivate a sei le bare parcheggiate dentro la camera mortuaria, cinque lì da almeno un mese, il numero massimo che il piccolo locale può ancora contenere in modo decoroso. Al prossimo funerale la situazione rischia di essere davvero critica. Ma neppure il completamento dei nuovi loculi in corso risolverà il problema per molto. L’ultimo progetto di ampliamento prevede infatti la costruzione di un’ottantita di loculi, un investimento da 210mila euro che l’amministrazione comunale sembra non sia riuscita a trovare. Ne ha messi insieme 140 mila, quanto basta per costruire 52 loculi di un primo lotto e gettare le fondamenta del secondo. Il cantiere, partito a fine settembre, dovrebbe essere chiuso entro il 29 dicembre ma i lavori, complici forse le numerose giornate di pioggia, non sembra proprio vicinissimo alla conclusione. Una corsa contro il tempo per evitare che la situazione al cimitero urbano diventi davvero imbarazzante. Ma già l’amministrazione comunale dovrà darsi da fare per trovare nel prossimo bilancio i soldi necessari ad affidare i lavori del secondo lotto e programmare un ulteriore intervento.

MA LA MANCANZA di nuovi loculi non è l’unico problema del camposanto di via Falcinello, individuato come cimitero monumentale. Le infiltrazioni hanno reso inaccessibili alcune aree, la carenza di manutenzione ha fatto crollare lapidi e reso indecorose le condizioni della parte storica. Mentre si preparano le rievocazioni a un secolo dall’inizio della Prima Guerra Mondiale la cappella dedicata ai militi morti in quel conflitto, un monumento unico, avrebbe bisogno di un accurato restauro. Dimenticato anche il monumento don Carlo Chiocca, il canonico che partecipò attivamente ai moti risorgimentali fabbricando nel laboratorio del seminario esplisici che mise a disposizione dei patrioti e a quel Felice Orsini che nel 1858 attentò a Parigi alla vita di Napoleone III.