Barraco fotografa l’anima di De Gregori

Il giovane sarzanese ha ‘raccontato’ la carriera del cantautore in un libro

Il fotografo sarzanese Daniele Barraco con De Gregori

Il fotografo sarzanese Daniele Barraco con De Gregori

Sarzana, 4 settembre 2014 - Lo ha conquistato con quel suo modo discreto e rispettoso, affatto invadente: meno scatti, più riflessione. Così la ritrosia di Francesco De Gregori ha ceduto davanti all’obiettivo di Daniele Barraco, fotografo nato a Sarzana e da otto anni amegliese, tanto bravo nei ritratti che la Hasselblad lo ha scelto come testimonial e molte star vogliono solo lui. De Gregori compreso. Lo ha conosciuto quattro anni fa quando partecipò a SpeziaLive, il concerto per aiutare le popolazioni alluvionate in cui Barraco era stato chiamato per fotografare tutti gli artisti. Quella sera all’obiettivo di Daniele concesse pochissimo, ma un minuto scarso gli bastò per tirare fuori qualche buona immagine e conquistare il cantautore. Lo richiamò pochi mesi dopo quando tornò per un concerto all’ex Ceramica Vaccari di Santo Stefano: voleva scattare un po’ di foto prima di salire sul palco... non si sono più fermati. Le immagini di quella sera sono servite per promuovere il disco “Sulla strada”, alcune sono nel primo libro fotografico su De Gregori, “Guarda che non sono io”, affascinante ritratto dell’artista e del suo modo di fare musica uscito ieri. «La maggior parte dei libri che sono stati scritti su di me — spiega Francesco De Gregori —, non molti per la verità, li ho visti solo quando erano già in libreria. In questo caso, invece, sono stato coinvolto fin dall’inizio e ho dato volentieri un mio contributo. Lasciandomi fotografare, tirando fuori molte vecchie foto e altri materiali d’epoca dal fondo dei cassetti...». Un libro speciale, dunque, di cui Daniele ha firmato cover e foto contemporanee, scattate durante quasi tre anni di concerti, registrazioni e momenti intimi, e curato tutta la color correction dell’archivio storico. Un racconto fotografico della carriera del popolare cantautore che anticipa la pubblicazione di un nuovo album proprio attraverso una selezione di immagini e parole. «Fotografare i personaggi è generalmente troppo veloce — racconta Daniele —, ma con qualcuno ho avuto la possibilità di creare un buon rapporto, come con De Gregori e l’attore Pierfrancesco Favino». Tra il giovane fotografo e il famoso cantautore è nato un feeling, un rapporto particolare di rispetto e amicizia, un po’ come una volta quando il fotografo seguiva l’artista in tour, nel backstage e riusciva ad estrapolare momenti intimi. «De Gregori ama circondarsi da persone fidate — racconta Daniele —. Così capita che, durante una cena, tra chiacchiere, risate e un bicchiere di vino, nascano idee e progetti, come la collaborazione a questo libro o la copertina del nuovo disco, “VivaVoce”, che uscirà a novembre, una raccolta di pezzi storici, o come ama dire Francesco: “un disco di cover di pezzi miei”. Questa foto è nata così, durante una cena, limata e affinata poi con una collaborazione diretta, scambio di email, telefonate, incontri e suggerimenti di lettura. De Gregori è una persona dalla cultura sconfinata, elegante, di gran classe. Se ti apre la porta e ti fa entrare nel suo piccolo mondo hai la fortuna di conoscere un uomo ironico, disponibile, stimolante e rispettoso». Un artista, Daniele Barraco. Nato come musicista, ha approfondito lo studio della batteria al Cpm di Milano poi all’istituto Lizzard di Grosseto. La fotografia invece l’ha studiata da autodidatta, si definisce un fotografo “web-taught”, uno dei primi nati dalla condivisione di informazioni su internet. Nelle sue foto la luce è come il secondo soggetto dello scatto. L’amore per le persone, per i rapporti umani, lo ha portato a specializzarsi nella ritrattistica. Ha ritratto John Malkovich, Christopher Walken, Tom Jones, Iggy Pop, Dee Dee Bridgewater, Brian Molko, James Blunt, Eugenio Finardi, Luca Carboni e molti altri. Del famoso attore italiano Favino è il fotografo ufficiale. Le foto di Daniele sono state pubblicate sulle riviste più famose, da Vanity Fair a Le Figarò, The Guardian, The Observer... Ma lui ritrae celebrità e persone comuni allo stesso modo, e di ognuno riesce a cogliere e fissare nell’obiettivo emozioni e personallità.