Firenze,1 giugno 2013 - POTREBBE avere contratto il virus durante un viaggio di un mese e mezzo in Giordania. È straniero, ha 45 anni, ed è ricoverato nel reparto malattie infettive di Careggi: rappresenta il primo caso di nuova Coronavirus, noto anche come nuova Sars, in Italia.
«Non è in pericolo di vita, ma il caso preoccupa», rivela Luigi Marroni, assessore alla sanità della Regione Toscana. Che aggiunge: «Stiamo soprattutto completando la ricerca delle persone con le quali è entrato in contatto, perchè il Coronavirus, che in sostanza assomiglia a una megainfluenza, è pericoloso. Se viene contagiata una persona non più giovane e di salute fragile, il rischio è alto».
 

IL VIRUS, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, con il paziente di Careggi ha raggiunto quota 50 casi e 30 morti: 3 in Europa e molti in Arabia Saudita. Il nuovo Coronavirus si trasmette solo con «stretto contatto» e per la prevenzione, fa sapere il Ministero della sanità, bastano le normali precauzioni igieniche usate contro l’influenza. Il caso dello straniero quarantacinquenne, che comunque non si troverebbe in cattive condizioni, è tecnicamente «importato», ossia contratto all’estero. Secondo la prima ricostruzione, avvenuta seguendo le procedure ministeriali inviate alle Regioni il 16 maggio, l’uomo era da poco rientrato dalla Giordania, dove uno dei suoi figli pare soffrisse di una forma influenzale non meglio specificata. Una volta sbarcato, aveva febbre alta, tosse, segni d’insufficienza respiratoria. La conferma della diagnosi — appunto nuova Coronavirus — è stata data dall’Istotuto superiore di sanità che si occupa di malattie infettive, parassitarie e immunomediate. Che tiene sotto controllo le persone con sintomi respiratori sospetti, provenienti da zone, come il Medio Oriente, in cui si siano verificati casi simili e che abbiano assistito un malato colpito dalla «nuova Sars».
 

PREOCCUPAZIONI per Firenze e la Toscana e per le regioni confinanti. Il governatore, Enrico Rossi, ieri sera ha cercato di dare assicurazioni con queste parole: «Il fatto che una nuova forma di Sars sia stata scoperta e isolata in Toscana significa soltanto che la nostra sanità funziona e che i medici sono bravi e attenti ad applicare le direttive ministeriali in tema di malattie infettive». Anche a Careggi non sono preoccupati: sostengono che non è la prima che arrivano a scoprire virus rari e pericolosi e questo consente di isolare il problema in anticipo, limitando le conseguenze negative.

Sandro Bennucci