Sabato 4 Maggio 2024

Parroco fa arrestare i suoi ricattatori: "Tremila euro per un filmino hard"

Una torbida storia di incontri sessuali e di estorsione

Un sacerdote

Un sacerdote

Livorno, 17 gennaio 2015 - RICATTI a luci rosse, soldi in cambio del silenzio, per tacere su uno scandalo che, alla fine, è venuto comunque fuori. Una storia di sesso e soldi che vede coinvolti un sacerdote della provincia sud di Livorno, la cui parrocchia ricade nel territorio della diocesi di Volterra, e due uomini, un ventenne residente a Viareggio e un quarantenne residente a Torre del Lago. Un triangolo che ha come sfondo incontri omosessuali, tra il sacerdote e i due gigolò di fuori provincia. Che ben presto, però si rivelano essere ricattatori. Il ventenne e il quarantenne, infatti, sostengono di essere in possesso di un video, di aver filmato il sacerdote a luci rosse a sua insaputa mentre si intratteneva con loro e iniziano a pretendere soldi in cambio del loro silenzio. Minacciano di diffondere il video su internet, di farlo vedere ai parrocchiani del sacerdote, di scatenare uno scandalo colossale. Un video hard, però, la cui esistenza non è certa, perché non ne è stata trovata traccia.

MA IL RICATTO agita il parroco che, dopo aver accettato di pagare circa tremila euro in due tranche perché questa vicenda venisse dimenticata, decide di rivolgersi ai carabinieri della compagnia che fa capo alla località in cui si trova la parrocchia del sacerdote in questione. Così dopo una rapida indagine degli investigatori, coordinati dal pubblico ministero Arianna Ciavattini, si decide di far scattare la trappola: lunedì sera i due uomini dalla Versilia raggiungono il luogo pattuito per l’incontro con il parroco, ma dopo aver incassato la terza tranche di denaro vengono arrestati dai carabinieri con l’accusa di estorsione.

DA IERI, dopo la convalida, sono agli arresti domiciliari. Davanti al giudice Gioacchino Trovato, difesi dall’avvocato Gabriele Rondanina, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Al centro dei riscontri dei carabinieri ci sarebbero alcuni degli incontri a luci rosse che sarebbero avvenuti nel mese di dicembre. Episodi per i quali i due uomini avrebbero preteso dal sacerdote una somma intorno ai tremila euro. Da quanto è stato possibile sapere – l’indagine, vista la delicatezza del caso – è stata coperta da rigosoro riserbo, il parroco avrebbe pagato due tranche del denaro chiesto per ricatto e poi avrebbe deciso di rivolgersi ai carabinieri presentando la denuncia.

DENUNCIA che ha fatto scattare le indagini. La trappola nella notte di lunedì in una zona alla periferia sud di Livorno, dove i tre qualche volta si erano già incontrati. Il sacerdote ha fatto credere ai due ricattatori che avrebbe pagato anche quest’ultima tranche se i due avessero cancellato il video. Ma questa volta al posto del parroco c’erano i carabinieri. Sembra, che, come detto, del filmato non sia stata trovata traccia. Da ieri il ventenne ed il quarantenne sono agli arresti domiciliari nonostante il pubblico ministero avesse chiesto per loro la detenzione in carcere.