Mercoledì 24 Aprile 2024

Esecutivo, Renzi mette lo sprint, Delrio verso le Infrastrutture. Rimpasto Ncd

Oggi il premier Renzi ha avuto un faccia a faccia con Lupi e Alfano. Il premier ha deciso di accelerare per poi completare dopo le Regionali la composizione dell'esecutivo. Al New York Times dichiara: "Non posso aspettare. E' ora di cambiare il Paese"

Graziano Delrio

Graziano Delrio

Roma, 31 marzo 2015 - Potrebbe essere Graziano Delrio il nuovo ministro delle Infrastrutture. Sarebbe questo il nome che circola a Palazzo Chigi, dove oggi il premier Renzi ha avuto un faccia a faccia con Lupi e Alfano. Il premier ha deciso di accelerare per poi completare dopo le Regionali la composizione dell'esecutivo con un piccolo 'rimpasto'. Il nome piu' 'caldo' per il ministero di Porta Pia è quello del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, così come confermano anche fonti di governo.

Il problema è che il passaggio di Delrio da Palazzo Chigi al ministero comporterebbe il problema di trovare un sostituto altrettanto capace e che goda della fiducia pressoché cieca del premier. Solo due persone godono di questi requisiti: Luca Lotti e Maria Elena Boschi. Il primo, sottosegretario, è però "troppo prezioso" nel ruolo che ricopre per Matteo Renzi. La Boschi è invece impegnata sulle Riforme. Boschi potrebbe, quindi, ricoprire entrambi gli incarichi fino all'approvazione del ddl Riforme e della Legge Elettorale. Portati a casa entrambi i risultati, la sua scrivania al ministero potrebbe passare a Gaetano Quagliariello, oppure a Dorina Bianchi o Rosanna Scopelliti, restituendo peso a Ncd all'interno dell'esecutivo. Oppure il ministero agli Affari regionali, magari con delega ai fondi Ue. Per il posto di Delrio circolano anche i nomi di Lorenzo Guerini, Ettore Rosato o Debora Serracchiani. Ma qualche renziano non esclude anche la 'chiamata' di un amministratore. Solo ipotesi, al momento. Ma come ha ripetuto oggi lo stesso premier in un'inteervista al New York Times, "Per l'Italia è il tempo delle decisioni" e lui andrà avanti "senza aspettare". Già domani il presidente del Consiglio potrebbe salire al Quirinale per proporre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella il nome del nuovo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

"Sono il più giovane leader che l'Italia abbia mai avuto. Sto usando la mia energia e il mio dinamismo per cambiare il Paese. Penso che sia il tempo di scrivere una nuova pagina. Non posso aspettare a causa dei vecchi problemi del passato" ha detto Renzi in un colloquio con il New York Times. Il leader del Pd rivendica la "nuova direzione" presa da un'Unione europea che finalmente parla di crescita e non più "solo di bilanci e austerità". Quanto all'Italia, nel giorno in cui l'Istat diffonde i dati di una disoccupazione di nuovo in aumento (torna al 12,7%), dal suo staff invitano a guardare al quadro complessivo ("Gli occupati da febbraio 2014 a febbraio 2015 sono aumentati di 93mila unità"). Gli effetti degli sgravi sui contratti a tempo indeterminato e del Jobs act, si vedono, sottolineano i renziani. E il premier rivendica: il Jobs act è "la cosa più di sinistra che abbia mai fatto". Sulla legge elettorale la strada è tracciata, non si torna indietro, sottolinea.