Giovedì 18 Aprile 2024

Erdogan: "Contraccettivi non adatti ai musulmani"

Il presidente turco ha scatenato l'ira delle attiviste per i diritti delle donne. Per il capo di Stato: "Dobbiamo aumentare il numero dei nostri discendenti"

Recep Tayyip Erdogan  (Ansa)

Recep Tayyip Erdogan (Ansa)

Istanbul, 30 maggio 2016  - Polemiche in patria e anche all'estero per le parole del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, che considera i contraccettivi e la pianificazione familiare non adatti ai musulmani.

Il capo di Stato, intervenuto nuovamente per difendere la morale islamica, ha scatenato l'ira delle attiviste per i diritti delle donne. Erdogan, ha spiegato, è responsabilità della madre assicurare la crescita demografica del Paese anatolico, aumentata al ritmo dell'1,3% negli ultimi anni. 

"Dobbiamo aumentare il numero dei nostri discendenti: la gente parla di controllo delle nascite, di pianificazione familiare. Nessuna famiglia musulmana può comprenderlo e accettarlo!", ha tuonato Erdogan, sottolineando da Istanbul quello che è "il primo dovere delle madri". 

Le attiviste della 'Piattaforma per fermare la violenza contro le donne' hanno subito condannato le sue parole, definendole "dichiarazioni che arrivano dal Medio Evo". 

Ma non c'è da stupirsi per un presidente che, da quando è arrivato al potere, ha imposto una chiara sterzata islamista al governo e alla vita della società turca. 

Sempre il presidente qualche mese fa aveva sostenuto che "una donna è prima di tutto una madre". E nel 2014 aveva definito il controllo delle nascite un "tradimento", esortando le donne ad avere almeno 4 figli. Anche ilgoverno rispecchia il pensiero di Erdogan, infatti è presente una sola ministra, Fatma Betul Sayan Kaya, che guida col velo il dicastero per la Famiglia e le Politiche sociali.