E il Ruby ter si fa in sette

Il direttore della "Nazione" risponde ai lettori

PIERFRANCESCO DE ROBERTIS

PIERFRANCESCO DE ROBERTIS

Firenze, 30 aprile 2016 - Caro direttore, ho visto che il processo Ruby ter, come viene chiamato, è stato diviso in sette diversi tronconi, così che ci saranno sette diversi tribunali che si occuperanno della vicenda relativa a Berlusconi e al cosiddetto bunga-bunga. Non conosco bene il dettaglio della questione, ma mi pare davvero eccessivo.

Aldo Merlo, Pontassieve

Caro Merlo,  dal punto di vista procedurale la questione è abbastanza complessa, ma come accade sempre essa ha una sua giustificazione tecnica. E’ la sostanza che non torna molto. In Italia ci sono tanti guai, la giustizia marcia a rilento, i pm non riescono a star dietro a tutti i reati che vengono commessi, e invece su una vicenda tutto sommato marginale come è quella relativa a una storia di (presunta) corruzione giudiziaria e falsa testimonianza (quante ce ne sono di non perseguite...) si sono prima impegnati decine di giudici (addirittura si arriva al processo «ter», come accadeva per i processi Moro o quelli contro le cosche mafiose) poi si giunge a tenere occupati ben sette tribunali della repubblica. Che le devo dire... Nel rapporto Berlusconi-giudici le abbiamo viste davvero di tutte, e non c’è limite al peggio (o al ridicolo). Speriamo davvero che stavolta finisca tutto molto presto.

Twitter @pierderobertis