Un pool di dentisti per chi è in difficoltà. Più cure e anche protesi gratuite

Oltre cento tra medici e tecnici alla Pubblica Assistenza di Coiano

Dentisti (foto Attalmi)

Dentisti (foto Attalmi)

Prato, 14 maggio 2016 - Un ambulatorio dentistico per chi è in seria difficoltà economica e non può permettersi le cure. Il servizio di volontariato solidale attivato dalla fine del 2014 dalla Pubblica assistenza «L’Avvenire» assieme all’Associazione nazionale dentisti italiani (Andi) di Prato si irrobustisce con la collaborazione dell’Associazione nazionale titolari laboratorio odontotecnico Toscana (Antlo). Il loro impegno è rivolto a persone in grave disagio economico e sociale. La collaborazione è decollata nel gennaio di questo anno, ma è alla fine di maggio che saranno consegnate ai pazienti le prime protesi. Se prima l’attività era concentrata su igiene dentale, estrazione e otturazione dei denti ora i pazienti potranno contare anche sull’impianto protesico.

Si stima che quest’anno saranno una cinquantina le persone a poter usufruire del servizio. Saranno circa settanta dentisti, una ventina di odontotecnici, cinque specialisti per le protesi oltre agli assistenti che nella sezione di Coiano della Pubblica assistenza in via Ada Negri 72 daranno gambe al progetto. Questo nuovo passo di generosa testimonianza solidale è stato presentato nella sede della Pubblica assistenza dal triumvirato di associazioni che ha lavorato e rinnovato il proprio impegno. La Pubblica assistenza ha messo a disposizione i locali, Andi le attezzature e gli strumenti, Antlo le protesi.

«Alle persone con forte disagio sociale, garantiamo non soltanto la cura, ma la riabilitazione odontoiatrica – ha spiegato Livio Benelli, presidente della Pubblica Assistenza e vicepresidente regionale Andi – Un sorriso a chi era senza protesi e senza denti». Stefano Ginassi, presidente Antlo Toscana e Stefano Guidotti, associato Antlo, referente odontotecnico del progetto «Comunque Sorrisi» evidenziano l’importanza di prendersi carico degli ultimi. «Diamo sollievo, ma anche serenità», hanno sottolineato. L’intenzione è di riservare sedute specifiche per i bambini che già stanno afferendo al servizio.

Per adulti e bambini, a vagliare le richieste è l’Associazione Giorgio la Pira su segnalazione di mensa La Pira, Caritas e servizi sociali del Comune. Alla gestione degli appuntamenti provvede la Pubblica Assistenza. E quanto il servizio sia importante lo testimoniano i numeri dell’attività finora svolta. Giuseppe Bellanti, presidente Andi Prato ha illustrato i dati: «Nel 2015 è stato trattato oltre un centinaio di pazienti, in prevalenza uomini (71%) di nazionalità italiana (61%) seguiti dal 21% di cittadini provenienti dal Marocco. E a seguire albanesi, rumeni, algerini, nigeriani, pakistani».