"Un patrimonio inspiegabile". Imprenditore a processo per usura

Contestati una decina di episodi in 13 anni

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

E’ cominciato con la testimonianza del primo finanziere il processo a carico di Raffaele Sorrenti, sessanta’anni, accusato di usura nei confronti di altri imprenditori pratesi. Sorrenti, difeso dall’avvocato Eugenio Zaffina, è accusato di usura e di favoreggiamento della permanenza di un clandestino in Italia. Il processo – di fronte al collegio dei giudici – era già partito alcuni mesi fa ma, dopo diversi rinvii, finalmente sono cominciate le prime deposizioni.

L’imprenditore, titolare di una impresa di pulizie, la Rts 2007 srl di via San Martino per Galceti, fu arrestato nel febbraio del 2011 dopo una lunga indagine della Guardia di Finanza sull’attività dell’uomo. Secondo l’accusa, l’impresa di pulizie serviva in buona parte a coprire una vasta attività usuraia che andava avanti almeno dal 1998. Impressionante il patrimonio finito sotto sequestro: ben 56 unità immobiliari (magazzini, appartamenti, garage) tra le province di Prato, Lucca, Pisa e Livorno, 85 polizze assicurative vita e infortuni, 32 fra conti correnti bancari, portafogli titoli e finanziamenti, otto autovetture e l’intero capitale sociale della sua azienda, per un totale di 14 milioni di euro. I beni risultano ancora tutti sotto sequestro tranne alcuni intestati alla madre di Sorrenti.

L’indagine dei finanzieri non prese le mosse da una denuncia ma dall’intreccio delle banche dati: l’altissimo tenore di vita dei componenti della famiglia (sette persone), secondo gli inquirenti, era inspiegabile di fronte a dichiarazioni di redditi che rasentavano al soglia di povertà. Quindici furono gli episodi contestati anche se a processo solo una persona si è costituita parte civile. Gli episodi contestati nel dibattimento sono una decina.

Sorrenti, però, risulta anche parte offesa in un altro procedimento a carico di tre persone che sarebbero tra i testimoni del processo in corso per usura. Tra questi ci sarebbe anche un geometra. L’accusa per queste persone è di truffa e calunnia nei confronti dei Sorrenti. Procedimento nato dopo i terremoto che travolse l’imprenditore con l’arresto nel 2011. Il processo è stato rinviato a febbraio.

Laura Natoli