Tutto pronto per il decollo della sonda Buzzi Space Trip

Domani, Sabato 30 maggio alle 11 all'istituto Tullio Buzzi di viale della Repubblica

Tre dei protagonisti della progettazione e del lancio della sonda che sarà lanciata sabato

Tre dei protagonisti della progettazione e del lancio della sonda che sarà lanciata sabato

Prato, 29 maggio 2015 - Entusiasmo ma anche tensione alle stelle per i sette maturandi dell’Istituto Tecnico Statale Tullio Buzzi di Prato che domani, sabato 30 maggio alle ore 11, faranno volare la sonda Buzzi Space Trip dal parcheggio della loro scuola fino alla Stratosfera. L’esperimento, primato assoluto per le scuole italiane, ha destato forte attenzione e acceso i riflettori sul gruppo di giovani pratesi che sognano di incontrare l’astoronauta italiana Samantha Cristoforetti, musa ispiratrice di un’impresa nata come tesina per l’esame di maturità e che verrà presto raccontata da un documentario distribuito su canali web e tv.

"Mancano poche ore al lancio della sonda Buzzi Space Trip e preparativi sono quasi tutti ultimati – afferma Lorenzo Barbieri, uno dei coordinatori del progetto –. I moduli elettronici, ovvero schede hardware, sensori, led, interruttori ed action cam sono stati testati e risultano funzionanti al centro per cento. Dobbiamo quindi entrare nella mentalità di eseguire correttamente le operazioni che ci consentiranno di portare a termine il nostro esperimento scientifico. Abbiamo imparato a memoria tutte le procedure tecniche per far decollare la sonda. La cosa più difficile sarà adesso passare dalla teoria alla pratica. Non vediamo l'ora di poter portare a termine questo progetto e non vogliamo deludere le aspettative della nostra scuola e degli sponsor che ci hanno supportato. Speriamo vada tutto a buon fine e a tal proposito siamo veramente curiosi di poter analizzare i dati che il modulo catturerà nello spazio, a partire dalla ripresa del globo terrestre, fino alle variazioni di pressione e temperatura con l'aumentare dell'altitudine."

Da parte sua Christian Pergola, anche lui coordinatore del progetto e curatore del documentario, afferma: "Speriamo che le condizioni climatiche siano favorevoli, perché rappresentano una variabile non trascurabile sulla buona riuscita dell’esperimento. Crediamo fortemente in un esito positivo della nostra missione spaziale e il nostro desiderio più grande è che la notizia possa raggiungere Samantha Cristoforetti, che vorremmo tanto conoscere, perché è stata lei ad ispirarci. In definitiva, speriamo che vada tutto per il meglio in modo da poter ultimare anche il documentario al quale stiamo lavorando."