Trovato con diciassette ovuli: niente carcere

Fermato dai carabinieri. Giudicato per Direttissima

Carabinieri

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Prato, 1 settembre 2015 - Un caso seguito con cura e attenzione dai carabinieri. Che ha portato al fermo dell’ennesimo spacciatore senegalese in centro. Ma che, complice l’attuale legge in vigore, non ha aperto le porte del carcere all’immigrato. I fatti risalgono a giovedì scorso, quando alcuni uomini dell’esercito notarono l’africano aggirarsi con fare sospetto. Subito lo fermarono e lo videro ingoiare qualcosa. Rapidamente arrivò sul posto anche la pattuglia dei carabinieri, che portò l’uomo in ospedale. Troppo grande il rischio che l’uomo potesse avere dei problemi di salute. L’intuito degli uomini in divisa era stato esatto. L’immigrato aveva infatti ingoiato diciassette ovuli di morfina, per un totale di tredici grammi di droga. Quattro giorni trascorsi in ospedale, a spese della comunità italiana, piantonato da agenti, in attesa che lo stesso evaquasse la sostanza stupefacente. Ieri mattina il 26enne è comparso davanti al giudice, in direttissima.

Qui in applicazione, è bene ricordarlo, della legge è stato convalidato il fermo. Ma è stata anche ordinata la scarcerazione del giovane senegalese, disponendo il divieto di dimora a Prato. Un episodio grave, che pone per l’ennesima volta l’accento su una vera e propria piaga: quella della droga e del suo spaccio in centro. Negli ultimi due mesi i controlli, soprattutto nella zona intorno alla stazione di Porta al Serraglio, di via Magnolfi e di via Cironi sono praticamente raddoppiati. E i risultati si sono visti. I pusher ci sono ancora, inutile negarlo, ma in numero decisamente meno elevato rispetto ad un recente passato.

Una piaga che sta allontanando turisti e residente dall’angolo più bello della città. senza dimenticare i commercianti, stanchi di tanto degrado. In molti hanno deciso di non accettare più di cambiare in carta moneta gli spiccioli portati dai tossicodipendenti. Che hanno bisogno di aver un foglio da dieci, venti euro in mano, da scambiare rapidamente con la droga per la strada.