Trasporto ai francesi, Cap & soci alla riscossa

Il Consorzio Mobit prepara il ricorso. Biffoni placa Rossi: "Sono preoccupato"

Alberto Banci

Alberto Banci

Prato, 24 novembre 2015 - "Inizia ora la fase più importante del lavoro: la verifica dei requisiti dei partecipanti. In questa fase si dovrà accertare, sulla base della normativa nazionale ed europea, la legittimità o meno, della partecipazione dei concorrenti e, fra questi, di Autolinee Toscane, soggetto controllato al 100% da RATP, che ha procurato l’ “avvalimento” alla controllata. Da parte nostra siamo fermamente convinti, sulla base di evidenze legali, della inammissibilità dell’ offerta di At–Ratp e ci riserviamo ogni iniziativa a tutela delle nostre aziende e dei loro soci, pubblici e privati". Così Mobit, il consorzio guidato da Cap di Prato commenta la notizia dell’assegnazione provvisoria ad Autolinee Toscane dell’appalto per la gestione del servizio di trasprto pubblico per i prossimi undici anni al consorzio guidato di fatto dai parigini di Ratp. Autolinee Toscana spa si è aggiudicata la gara con un totale di 99,54 punti, somma dei punteggi dati dall’offerta tecnica (59,54 punti) e dell’offerta economica (40 punti). Seconda l’azienda Mobit con un totale di 94,03 punti, dato dalla somma dei punteggi di offerta tecnica (60 punti) e offerta economica (34,03 punti).

Secondo Mobit, quando la Regione ha annunciato (per la seconda volta) il prevalere dell’offerta di Autolinee Toscane. «Si è appreso semplicemente che l’offerta nostra e quella di Autolionee Toscane sono congrue e che, sulla base di tale verifica, il punteggio dell’offerta di Autolinee Toscane, in virtù del maggior ribasso economico offerto, è superiore a quello di Mobit». Mobit annuncia che «oggi stesso (ieri ndr) ha presentato, ai sensi di legge, la richiesta di accesso agli atti, che ci auguriamo venga evasa quanto prima».

Intanto Rossi annuncia che la a gara «è stata una vera ‘rivoluzione liberale’ del trasporto pubblico, una rivoluzione che porterà novità rispetto al contesto che si era sviluppato negli anni e dovrà produrre miglioramento nella qualità dei servizi». Il governatore spiega che «abbiamo superato una realtà composta da 14 diverse aziende, con 14 consigli d’amministrazione, per arrivare ad un’unica impresa che gestirà il servizio con economie di scala. Questo sarebbe dovuto accadere anche se l’assegnazione fosse andata alla società composta dai consorzi toscani». Rossi ricorda che se verrà confermata l’assegnazione provvisoria il concorzio vincitore dovrà corripsondere 160 milioni di euro ai proprietari delle vecchie aziende per acquistare il loro patrimonio di immobili e di bus. Dato non soggetto a negoziazione».

Più cauto il sindaco di Prato Matteo Biffoni riconoscendo che «l’esito della gara è un passo avanti nell’offerta di un servizio più strutturato e porta sicuramente vantaggi immediati per tutti, con una razionalizzazione del sistema e una semplificazione legata alla presenza di un unico gestore». A differenza del presidente della Regione Rossi però il sindaco si dice «poco entusiasta come cittadino toscano, perché questa gara rischia di comportare un indebolimento del sistema strutturale regionale». «Sono preoccupato per il fatto che il discrimine sia nella differenza dell’offerta economica più che in quella tecnica – conclude il sindaco – ed auspico che venga sgombrato il campo da ogni dubbio sui requisiti necessari da parte delle aziende di partecipare alla gara».