«Tragedia annunciata. Questa via è da sempre pericolosa»

La rabbia dei residenti di via Sangro: «Qualcuno si prenda la responsabilità di quello che è successo»

DRAMMA I rilievi dopo l’incidente e il corpo di Pompeo Giordano AttalmiMaura BigagliMaria Elena ChiesiIL MOTORINO Il mezzo sul quale viaggiava Giordano all’incrocio tra via Serchio e via Sangro: l’uomo è stato sbalzato a terra dopo il forte impattoincidente mortale via sangro

DRAMMA I rilievi dopo l’incidente e il corpo di Pompeo Giordano AttalmiMaura BigagliMaria Elena ChiesiIL MOTORINO Il mezzo sul quale viaggiava Giordano all’incrocio tra via Serchio e via Sangro: l’uomo è stato sbalzato a terra dopo il forte impattoincidente mortale via sangro

Prato, 22 ottobre 2014 - «I CINESI sfrecciano a tutta velocità bucando gli stop e andando contromano come se nulla fosse: era chiaro che prima o poi ci scappava il morto». Sono infuriati i residenti di via Serchio e via Sangro dopo l’incidente mortale nel quale è rimasto ucciso Pompeo Giordano, pratese di 53 anni. L’uomo è stato investito da un’auto pirata condotta da un cinese che prima ha bucato lo stop di via Sangro continuando la sua corsa contromano e centrando in pieno Giordano, come hanno raccontato due testimoni alla polizia municipale subito dopo il fatto.

«E’ un miracolo che non sia successo prima – dice Maria Elena Chiesi che abita in via Serchio – A questo incrocio ci sono incidenti tutti i giorni. Gli automobilisti prendono la strada contromano come se nulla fosse, a velocità sostenuta come se fosse un’autostrada. La scorsa estate un altro cinese fece marcia indietro con un furgoncino per entrare dentro uno stanzone e prese in pieno una bambina di due anni. E’ una vergogna: le autorità e istituzioni cittadine devono fare qualcosa perché questa strada è troppo pericolosa».

«Abbiamo già provato a fare un esposto – le fa eco Gabriele Mercurii Pinciotti – e abbiamo raccolto le firme ma è caduto tutto nel vuoto. Questa era una zona tranquilla ma da qualche anno è diventata invivibile a causa di spacciatori, rifiuti gettati fuori dai cassonetti dalle ditte di orientali e delinquenti. La viabilità stradale non è rispettata da nessuno e qui la gente rischia di morire tutti i giorni. E’ una vergogna. Bisogna che adesso ascoltino la nostra voce perché né la passata amministrazione né questa hanno mai fatto nulla. E’ più facile che i vigili vengano a fare le multe alle auto parcheggiate piuttosto che controllare i mezzi che vanno contromano».

I RESIDENTI ieri pomeriggio sono scesi in strada per vedere che cosa fosse successo. In molti hanno sentito il terribile schianto dell’auto del cinese che ha investito Giordano.

«E’ una vergogna – aggiunge Maura Bigagli che abita in zona – Siamo schiavi di delinquenti e pirati della strada, e poi si parla di integrazione? L’incrocio è pericoloso ma c’è un cartello di divieto di accesso: è possibile che nessuno lo veda e che tutti prendano la strada contromano? Non abbiamo più neppure la libertà di attraversare la strada senza rischiare la vita tutte le volte. Per non parlare di uscire di casa la sera, non è più possibile».

«UN TEMPO era una zona tranquilla – prosegue Chiesi – Abbiamo tutti figli piccoli o adolescenti che si ritrovano nelle case di queste due strade. Sono piccoli terratetti e i ragazzi passano da una casa all’altra da soli. Come facciamo a mandarli fuori e a stare sereni? Neppure sui marciapiedi siamo più sicuri. Tempo fa sono stata presa anche io da un’auto. Era guidata da sempre da un cinese che non si è fermato. Non è possibile che non si riesca a mettere fine a questa storia. Adesso con un morto in mezzo di strada qualcosa deve cambiare».

Dopo la tragedia di ieri i residenti sono tornati a chiedere misure per la sicurezza di pedoni, auto e motorini. «All’incrocio è necessario un semaforo oppure i dissuasori di velocità – concludono in coro gli abitanti di via del Serchio e di via Sangro in modo che la gente non prenda più contromano questa strada – dicono – Qualcuno deve prendersi la responsabilità di quello che è successo».

ANCHE SU Facebook si sono moltiplicati i commenti dei cittadini per dire basta a tragedie simili. Le parole «vergogna» e «basta» sono rimbalzate da una parte all’altra della rete da parte di cittadini che hanno voluto esprimere il proprio dissenso per una tragedia tanto orribile.