Prato, 24 novembre 2014 - "Tutti in silenzio. Pensiamo a lavorare e a ritrovare al più presto punti e risultati". Gioca in difesa il presidente del Prato, Paolo Toccafondi, che tira dritto per la sua strada e non fa trasparire alcun segno di tentennamento riguardo alla guida tecnica della prima squadra. I tifosi, intanto, sono imbufaliti dopo il 4-0 incassato dai biancazzurri sul campo della Reggiana e sulla graticola, come da qualche settimana a questa parte, finisce ancora Vincenzo Esposito bersagliato di critiche sui social network ed in molti ambienti vicini alla curva. La terza sconfitta consecutiva, dopo quelle con Pistoiese e Pisa, ha sgretolato definitivamente quell’entusiasmo che si era creato intorno al Prato ad inizio stagione, con l’arrivo di nomi altisonanti (Rubino, Bocalon ecc.) e grazie alla partnership sportiva raggiunta con l’Inter. Urge al più presto ritrovare risultati e buon gioco, ma, almeno per il momento, Esposito sembra avere ancora le spalle coperte dalla società, che mai ha accennato ad un esonero o alla volontà di cambiare allenatore. E’ stato poi recentemente lo stesso Esposito a rispondere ai tifosi, senza preoccuparsi dei tanti malumori percepiti: "Meglio che contestino me, che ho le spalle larghe, piuttosto che la squadra". Una guerra a distanza che, per il bene di tutti, sarebbe bene interrompere soprattutto con i fatti: una vittoria nella prossima sfida casalinga con l’Ancona non farebbe sotterrare l’ascia di guerra agli ultras, ma contribuirebbe a distendere gli animi.
L.M.