Mercoledì 24 Aprile 2024

«No al nuovo termovalorizzatore»

Infuocata assemblea su Baciacavallo. Residenti contro Gida che rassicura: «Meno odori sgradevoli»

Assemblea dei cittadini

Assemblea dei cittadini

Prato, 26 gennaio 2015 - « QUESTA ZONA è già vessata da inquinamento e infrastrutture impattanti. Il nuovo termovalorizzatore fatelo da qualche altra parte » . E’ un coro quasi unanime, anche se con sfaccettature differenti, quello dei cittadini dei quartieri posti nella zona s ud di Prato, che l’altra sera non hanno accolto di buon grado la presentazione del nuovo impianto di Baciacavallo promossa da Gida: un passo obbligato per l’azienda, che dopo aver ottenuto i pareri positivi della valutazione di impatto ambientale si è prodigata nell’illustrare le migliorie del termovalorizzatore di nuova generazione che andrebbe a sostituire quello attuale.

NEL CONCRETO, secondo i dati forniti da Gabriele Mammoli e Simone Ferretti, presidente e direttore generale di Gida, il nuovo impianto, che dovrebbe costare circa 12 milioni di euro (la società ha programmato investimenti per 30 milioni, ma non soltanto per la nuova struttura) sarà in grado di ridurre il rumore, gli odori sgradevoli e l’anidride carbonica emessa rispetto a quello attuale, che è comunque perfettamente entro i limiti di legge. Non solo: ci saranno anche dei notevoli risparmi in termini di consumo energetico.

SPIEGAZIONI che però non hanno convinto i residenti: molti sono ancora convinti che in realtà il termovalorizzatore di Baciacavallo sia altamente inquinante e una fra le possibili cause della notevole incidenza di tumori in zona. « Vogliamo vedere i dati dell’indagine epidemiologica », hanno urla to alcuni cittadini di Prato s ud rispolveran d o una discussione aperta con Asl e con Gida ai tempi dei polli alla diossina. Altri propongono soluzioni alternative, come la chiusura dell’impianto delle F ontanelle e il trasferimento dei fanghi da trattare in altri termovalorizzatori, oppure la costruzione dell’impianto in un altro quartiere della città .

« QUI A PRATO s ud per anni d’estate non abbiamo respirato per colpa dei cattivi odori e siamo stati costretti a tenere chiuse le finestre. I nostri bambini giocano accanto al termovalorizzatore e molto sono malati di asma o peggio – spiegano – Diteci perché si vuole insistere ancora su questa zona. C’è l’autostrada, ci sarà la nuova pista di Peretola. Vogliamo essere considerati al pari del resto dei pratesi: se il nuovo impianto volete farlo, perché non lo fate a La Pietà o alla Castellina? » .

LA CHIOSA finale è del vicesindaco Simone Faggi: « Come ogni macchina anche l’impianto di Gida, che non abbiamo motivo di ritenere dannoso, va aggiornato alle nuove normative – conclude – la soluzione migliore proposta dai tecnici è risultato un nuovo termovalorizzatore. Concordo con voi che prima però dobbiamo avere in mano i dati dell’indagine epidemiologica. Il sindaco li avrà sulla sua scrivania fra poche settimane: a quel punto sapremo cosa fare » .

Leonardo Montaleni