Tempo di funghi: ecco tutte le informazioni su controlli e regolamenti

Personale qualificato offre consulenze gratuite da lunedì al sabato dalle 8.30 alle 9.30

Funghi

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Prato, 16 settembre 2014 - l consumo di funghi, raccolti direttamente o ricevuti in regalo, se non controllati può essere rischioso. L’ingestione, anche di piccole quantità, di alcuni funghi tossici, può avere conseguenze gravi. Spiacevoli intossicazioni possono inoltre essere causate da numerose specie fungine tossiche oppure da funghi considerati commestibili, ma cotti in maniera insufficiente o consumati in cattivo stato di conservazione. Meglio rivolgersi all’Ispettorato Micologico presso il Dipartimento della Prevenzione dell’Asl4, via Lavarone 3/5- dove è attivo il servizio di consulenza aperto al pubblico per il riconoscimento e il controllo della commestibilità dei funghi. L’attività di consulenza è svolta da personale qualificato dal lunedì al sabato, dalle ore 8.30 alle ore 9.30 oppure su appuntamento telefonico al n. 0574 805545.

Il servizio è gratuito e si protrarrà fino alla fine del mese di novembre. cosa è Necessario Per la raccolta dei funghi sul territorio toscano, è necessaria l’autorizzazione rilasciata dalla Regione Toscana. L’autorizzazione alla raccolta è costituita dalla ricevuta di versamento degli importi previsti: 13 euro per 6 mesi oppure 25 euro per un anno (tali importi sono ridotti della metà per chi risiede nei territori classificati montani) sul c/c postale n. 6750946 intestato all’Amministrazione regionale. La ricevuta deve riportare la causale “Raccolta funghi”e le generalità del raccoglitore che ne deve essere in possesso al momento della raccolta insieme a un documento di riconoscimento. Il limite di raccolta giornaliero è di 3 Kg di funghi a testa. I residenti nei territori classificati montani possono raccogliere, nel territorio del proprio comune di residenza, fino a un massimo di dieci kg per persona.

E’ vietata la raccolta di porcini con dimensione del cappello inferiore a quattro centimetri. Non devono assolutamente essere usati strumenti (tipo rastrelli e altri attrezzi) che danneggiano il suolo, il micelio e l’apparato radicale della vegetazione. E’ vietato l’uso di buste e sacchetti di plastica, i funghi devono essere riposti in contenitori rigidi aerati, i classici cestini, in modo da diffondere le spore e conservare in buono stato quanto raccolto.

Da quest’anno, nel territorio della provincia pistoiese, per motivi di salvaguardia dell’ecosistema, è in vigore il divieto assoluto di raccolta dei funghi nella giornata di martedì e il divieto di raccolta, limitato ai non residenti nel territorio provinciale pistoiese, nella giornata di venerdì. Consigli utili Per le uscite nel bosco è necessario un equipaggiamento adeguato: pantaloni lunghi in tessuto spesso e resistente per proteggere le gambe, scarponcelli o stivali con suola a carro-armato, sia per la protezione delle estremità che per ridurre il rischio di scivolamenti e cadute. Sarà utile munirsi di una giacca impermeabile in caso di maltempo. Gli accessori da non dimenticare: cellulare, cestino, bastone e coltellino; uno spazzolino servirà per pulire sommariamente i funghi sul posto, liberandoli dal terriccio. Non deve essere raccolto il fungo tagliando il gambo alla base ma estratto per intero dal suolo. L’ambiente naturale in tutti i suoi aspetti deve essere rispettato, compresi i funghi velenosi o sconosciuti che non devono essere distrutti perché anch’essi necessari al delicato equilibrio del bosco.