Tecnologie, tendenze e organizzazione al centro dell'Innovation Day

La seconda edizione: i numeri del Matchmaking ed il convegno al Museo del tessuto

Il presidente degli Industriali Andrea Cavicchi e Francesca Fani

Il presidente degli Industriali Andrea Cavicchi e Francesca Fani

Prato, 18 aprile 2015 - Tecnologie, tendenze, organizzazione, efficienza e naturalmente una rete sempre più fitta di relazioni fra imprese e centri di ricerca e fra imprese tra loro all’insegna dell’innovazione: questi i temi su cui si è incentrata la seconda edizione dell’Innovation Day. La “due giorni” dell’innovazione si è svolta a Prato ieri venerdì 17 aprile all’Unione Industriale Pratese con i lavori del Matchmaking, mentre stamattina al Museo del tessuto si è tenuto un convegno con relatori molto diversi per ambiti di attività e quindi per capacità di venire incontro ai molteplici interessi delle imprese.

L’Innovation Day 2015 è stato organizzato dall’Unione Industriale Pratese e da Next Technology Tecnotessile in collaborazione con Apre Toscana e con il patrocinio della Regione Toscana; Banca CR Firenze è stata il main sponsor dell’iniziativa. L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito del progetto europeo Tex-Med Clusters, di cui l’Unione Industriale Pratese è capofila, che ha portato all’Innovation Day imprese e strutture di ricerca provenienti da Spagna, Grecia, Tunisia ed Egitto: 11 soggetti fra cui realtà produttive ed enti di primaria importanza. Obiettivo la presentazione alle imprese di opportunità concrete e l’apertura di canali di comunicazione fra di loro e con i soggetti che producono ricerca ed innovazione e che le affiancano nella sfida quotidiana per la modernizzazione e la competitività. Il Matchmaking svoltosi ieri ha visto la partecipazione di 90 soggetti provenienti da tutto il territorio regionale e internazionale, di cui 58 imprese manifatturiere e di servizi e 32 centri o enti di ricerca, per un totale di 120 match.

“La cosa che ci dà più soddisfazione è vedere come la risposta positiva all’Innovation Day venga proprio dalle aziende che ritenevamo il nostro principale obiettivo, cioè imprese vivaci e aperte ma che per dimensioni e livello di strutturazione hanno più difficoltà ad aprirsi autonomamente canali di comunicazione con il mondo della ricerca – commenta la vicepresidente dell’Unione Industriale Pratese e presidente di Next Technology Tecnotessile Francesca Fani – Questa seconda edizione ha avuto iscritti e match numericamente analoghi all’anno scorso, con un significativo ricambio dei soggetti coinvolti.” La formula del Matchmaking, varata da anni da APRE Toscana, è ormai consolidata e mira all’incontro fra domanda e offerta di tecnologia e innovazione. Gli incontri hanno coinvolto imprese manifatturiere e di servizi anche le une con le altre e fra di loro, oltre che con enti e centri di ricerca. Contatti preziosi, quelli che si sono verificati, per portare allo sviluppo di idee e progetti, anche in vista delle opportunità offerte dai fondi PMI Horizon 2020. Il convegno di oggi al Museo del tessuto ha presentato rispetto alla scorsa edizione significative novità sia per tematiche sia per soggetti partecipanti: si è parlato non solo di innovazione tecnologica ma anche di organizzazione aziendale e di efficienza dei sistemi produttivi; inoltre (ed è un aspetto di particolare interesse per Prato) delle relazioni esistenti fra innovazione, tendenze dei prodotti moda ed evoluzione dei modelli di consumo. I lavori del convegno si sono aperti con il saluto del presidente dell’Unione Industriale Pratese Andrea Cavicchi, cui è seguito Paolo Nesi (Università di Firenze/APRE Toscana) che ha riferito degli esiti del Matchmaking.

L’intervento di Francesco Morace, particolarmente atteso, ha portato all’Innovation Day l’esperienza maturata da Future Concept Lab in tema di trasformazioni dei modelli di consumo: le sue considerazioni sulla moda fra paradigmi e tendenze e sulle estetiche tra esclusività e virtuosismo hanno evidenziato quanto profondo e radicato sia il cambiamento in atto nei consumi. Ugualmente incentrato sulla necessità di decifrare cosa si muove nei mercati l’intervento di Elena Signorini di WGSN, società internazionale specializzata nello studio delle tendenze moda.

Mario Rapaccini di IBIS Lab, Università di Firenze, ha invece incentrato il suo intervento sul ruolo della tecnologia a servizio della crescente frammentazione e personalizzazione della produzione, con le conseguenti maggiori necessità di operare in maniera efficiente. Altri interventi da parte di Gianluca Toschi, responsabile delle ricerche economiche della Fondazione Nord Est e docente di economia internazionale all’Università di Padova, economista specializzato nell’evoluzione dei distretti industriali; di Aldo Tempesti, segretario generale della Piattaforma Tecnologica Nazionale per il tessile e l’abbigliamento, che ha affrontato il tema cruciale delle modalità con cui l’innovazione può calarsi nei processi produttivi; di Demelza Galica del London College of Fashion. In tema di efficienza dei sistemi produttivi è intervenuto Paolo Castellacci per Confindustria Digitale, con una sottolineatura del “gap digitale” italiano e delle opportunità che il suo superamento può rappresentare per la crescita. Ha chiuso la mattinata Pietro Pelù, direttore Area imprese di Banca CR Firenze, che ha illustrato l’offerta di strumenti finanziari a supporto della ricerca e dell’innovazione.

“L’Innovation Day è una maniera agile ed efficace di promuovere l’innovazione – conclude Francesca Fani – Abbiamo messo a disposizione delle imprese professionisti dell’innovazione a livello locale, nazionale ed internazionale e relatori di grande prestigio. Crediamo che solo dalla conoscenza, dall’informazione, dal confronto si possano innescare processi di evoluzione e di crescita culturale delle imprese del manifatturiero. L'innovazione parte da qui, lavorando insieme e creando una rete di relazioni tra imprese, professionisti, università, istituzioni e istituti bancari.”