Idrocarburi nel Bisenzio: "Sversamento volontario di un operaio"

Secondo la polizia municipale a monte dell'episodio ci sarebbe la rottura accidentale di una cisterna in un cantiere edile, ma lo sversamento sarebbe avvenuto volontariamente

La pista ciclabile chiusa per lo sversamento (foto Attalmi)

La pista ciclabile chiusa per lo sversamento (foto Attalmi)

Prato, 2 luglio 2015 - Vigili del fuoco, protezione civile, Arpat e Publiacqua lavorano dalla scorsa notte per circoscrivere la macchia di gasolio fuoriuscito da uno scolmatore fognario all'altezza del Ponte Datini - non lontano dal centro storico di Prato - e finito nel fiume Bisenzio. La Polizia municipale, questa mattina, ha anticipato che a provocare lo sversamento sarebbe stata la rottura accidentale di una cisterna da parte di un operaio di una ditta edile impegnata nella ristrutturazione di una villa di via del Palco, nel quartiere residenziale più «chic» di Prato, quello della Castellina. La vecchia cisterna sarebbe stata rotta per caso, mentre - sempre stando a quanto riferisce la polizia municipale - l'operaio avrebbe versato volontariamente il suo contenuto in un tombino. Se le circostanze fossero confermate l'uomo sarebbe oggetto di pesanti capi d'accusa da parte della procura di Prato, che una volta ricevute le relazioni della polizia giudiziaria aprirà un fascicolo di indagine. Né il proprietario della casa in ristrutturazione, né il responsabile dei lavori sarebbero stati avvisati della rottura della cisterna, che nella serata di ieri era stata anche ricoperta di terra con una ruspa

Secondo quanto riferisce Arpat "dalla prima sommaria valutazione e dalla colorazione sembra trattarsi di gasolio da riscaldamento. Non sono stati rilevati pericoli per la popolazione se non un disturbo per l’odore dei componenti del prodotto - caratterizzati fra l'altro da una bassa soglia olfattiva - odore accentuato dalle temperature elevate della serata. Dello stato dei luoghi è stata data comunque informazione al medico reperibile Asl di zona".