Suor Carla, ultima religiosa del Cottolengo che lascia l’ospedale

Il saluto affettuoso dell'azienda sanitaria

Suor Carla, ultima Suora del Cottolengo che lascia l’Ospedale di Prato

Suor Carla, ultima Suora del Cottolengo che lascia l’Ospedale di Prato

Prato, 29 dicembre 2015 - L’azienda sanitaria pratese saluta Suor Carla, ultima Suora dell’ordine di San Giuseppe Benedetto Cottolengo di Torino che ha svolto la sua missione all’ospedale di Prato. Alla festa di saluto hanno partecipato tanti infermieri e operatori anche già in pensione per ricordare con affetto Suor Carla, la sua dedizione e valore del lavoro dedicato all’assistenza degli ammalati ed alla formazione del personale. Dopo 104 anni si chiude un secolo di storia di assistenza e di formazione. Le Suore del Cottolengo arrivarono all’Ospedale “Misericordia e Dolce” nel 1911.

Lavoravano e organizzavano l’assistenza, supervisionavano i turni del personale che, per quei tempi, era rappresentato da persone di buona volontà. Come non ricordare alcune delle Suore, allora chiamate Caposala che facevano del reparto a loro assegnato uno specchio di ordine e precisione e dove l’accoglienza e l’attenzione per la persona malata e i familiari erano regole fondamentali. La prima Scuola per Infermieri generici fu istituita da Suor Niccolina nel 1956, nel 1968 fu istituita la prima Scuola per Infermieri Professionali ed il 14 Settembre del 1970 arrivò Suor Carla come Direttrice.

Con il passare degli anni Suor Niccolina e Suor Carla hanno accompagnato la cultura infermieristica e quella della cura nelle Scuole di Prato, Pistoia e San Marcello Pistoiese. Sono state protagoniste di importanti cambiamenti legislativi intervenuti negli anni, infatti la formazione infermieristica è passata dal livello regionale a quello universitario attraverso fasi delicate di revisione dei programmi e di accordi. Oggi, il Corso di Laurea in infermieristica della sede di Prato è uno dei più numerosi che si apre a contatti ed esperienze in Italia e all’estero. Tutte le Suore lavoravano con abnegazione e spirito di sacrificio in condizioni precarie, con poche tecnologie: siringhe di vetro, letti rigidi, camere a 6/8 letti. Lasciano il loro ricordo nelle vecchie mura dell’Ospedale Misericordia e Dolce: Suor Maria, Suor Paola, Suor Carmela, Suor Luigia, Suor Pierina e tante altre……