Stangata sui rifiuti: ecco quanto si pagherà

Probabile un aumento di oltre il 10% per la Tari dopo l'estate a causa dei ritocchi di Provincia e Comune

Tari, la tassa sui rifiuti

Tari, la tassa sui rifiuti

Prato, 20 luglio 2014 - Chi può, se la goda ora. Alla fine dell’estate, con l’approvazione del bilancio preventivo, la Tari a Prato probabilmente aumenterà oltre il 10% rispetto al 2013 a causa di un doppio ritocco di Comune e Provincia. Una certezza c’è già: la Provincia alla fine di giugno ha deciso di far passare la Tefa, la Tariffa per l’esercizio delle funzioni ambientali, dall’1% al 5%, ossia al massimo previsto dalla legge. Il presidente Gestri spiegò che l’intervento era necessario per coprire i mancati trasferimenti da Roma, per pagare le imprese, riaprire le scuole e fare i lavori di sicurezza idraulica sui torrenti per scongiurare problemi in autunno e in inverno. In effetti, preso singolarmente, l’aumento della Tefa non incide granché sulla tariffa complessiva dei rifiuti.

Il problema è che anche il Comune è in difficoltà per i mancati trasferimenti del governo e così quello che la giunta Cenni aveva già previsto, ovvero un aumento della tariffa del 6,5% per coprire i costi del servizio (anche perché nel frattempo la norma nazionale ha ridotto il numero di utenti modificando le regole per lo smaltimento dei rifiuti speciali), la giunta Biffoni con ogni probabilità dovrà metterlo in pratica. Sia l’assessore al bilancio Faltoni che il sindaco nei giorni scorsi hanno confermato che «difficilmente sarà possibile scongiurare gli aumenti», anche perché uno sforzo in più, semmai, l’amministrazione preferirebbe farlo con la Tasi per ridurre gli importi sia alle famiglie in difficoltà che alle imprese. A questo proposito sono allo studio alcuni possibili sgravi.

Sui rifiuti, invece, non ci sarà scampo. Il Comune deve trovare 24 milioni di euro per pareggiare il bilancio e certo non può mettere soldi per coprire il costo della Tari, che dunque ricadrà interamente sui cittadini. Quanto si pagherà in più? Asm ha già fatto una simulazione ipotizzando lo scenario peggiore. Nel 2013, mediamente, una famiglia di tre persone che vive in una casa di 90 metri ha pagato 263 euro: quest’anno invece il conto sarà di 290. Un ristorante di 100 metri che ha versato 2.406,93 euro di Tares potrebbe arrivare a pagare 2.664,90 euro di Tari; un’industria con una bolletta di 475 euro rischia di vedersene arrivare una di 525,91, mentre per un artigiano tessile potrebbe salire da 320,68 a 355,04. Infine i negozi: da 680,13 euro si potrebbe arrivare a 753,03. Buone ferie.

Leonardo Biagiotti