Appello degli studenti a Totti: "Non fare più spot sulle scommesse"

"Rovinano le persone, sei un campione". E il messaggio diventa virale

Gli studenti del liceo Copernico che formano il gruppo di ‘cittadinanza attiva’ che ha scritto a Francesco Totti

Gli studenti del liceo Copernico che formano il gruppo di ‘cittadinanza attiva’ che ha scritto a Francesco Totti

Prato, 12 febbraio 2017 - Giovanissimi, caduti nella trappola del gioco. Adolescenti in cura per liberarsi dalla schiavitù delle slot e delle scommesse. Ragazzi che adesso hanno trovato la forza di raccontare la propria storia per aiutare altri giovani a non cadere nella stessa trappola. Ad ascoltarli una platea attenta, formata dai ragazzi che fanno parte del gruppo di "cittadinanza attiva" del liceo Copernico e che sono rimasti molto colpiti da queste testimonianze. E così, non hanno perso tempo, hanno preso carta e penna e hanno scritto una lettera a Francesco Totti. Sì, proprio a lui: campione pulito, simbolo di lealtà, uomo generoso impegnato nella beneficenza. Una lettera per chiedergli di smettere, di non prestare più il proprio volto per fare pubblicità alle scommesse (anche se legali): "Per noi sei una bandiera, il gioco anche legale dà dipendenza, sta rovinando ragazzi come noi, vieni dalla nostra parte", così scrivono al capitano della Roma gli alunni del liceo Copernico. Una bella e lunga lettera che è rimbalzata come un boomerang sui social, su Rai Tre, sulle pagine di Famiglia Cristiana e dell’Avvenire e che ad oggi, dopo pochissimi giorni dalla pubblicazione su facebook, è già stata sottoscritta da oltre 30mila studenti in tutta Italia che si sono uniti all’invito lanciato a Totti dagli studenti pratesi.

"Questa iniziativa ha preso campo e adesso ci piacerebbe coinvolgere sempre più scuole", conferma Nadia Andolina, docente al liceo di viale Borgovalsunaga che segue i ragazzi nel progetto di cittadinanza attiva. "Alcuni giorni fa abbiamo incontrato a scuola i rappresentati del movimento ‘No Slot’, che si occupa di contrasto alla dipendenza da gioco d’azzardo - dice l’insegnante - I ragazzi hanno ascoltato la testimonianza di tre loro coetanei che sono caduti nella trappola del gioco d’azzardo perdendo famiglia, lavoro e amici. Sono rimasti molto colpiti e così è nato tutto".

"Siamo giovani e ci piace sognare, sognare un mondo dove i campioni come te si spendono per valori onesti e contribuiscono, con un semplice ‘no’ a salvare la vita di tanti, perché tanti sono coloro che si sono rovinati", si legge nella lettera inviata al campione giallorosso. Altre scuole in giro per l’ Italia stanno firmando l’appello. E le firme, che hanno già superato quota 30mila, sono destinate a salire.