Le nostre Olimpiadi. Marta: "Addio nonna, vincerò per te"

Pagnini e Tabani stelle di Rio

Marta con la nonna

Marta con la nonna

Rio de Janeiro, 14 agosto 2016  - LE DONNE di Rio: chi avanza e chi arriva. Chiara Tabani dà il suo contributo e l’Italia della pallanuoto guadagna i quarti di finale grazie alla netta vittoria sulla Russia (10-5). E sulla strada della pratese (e compagne) c’è, manco a dirlo, la Cina. Appuntamento il giorno di Ferragosto per puntare alla semifinale, risultato alla portata del Setterosa. Non diciamo altro, per scaramanzia, se non che c’è da difendere l’argento di Londra del Settebello, firmato dal nostro Tempesti. Uomini o donne, conta il risultato...

E POI ci sono quelle storie che, a voler guardare bene, portano con sé dei significati e dei carichi emotivi davvero importanti. Come nel caso della nostra Marta Pagnini, capitano della Nazionale di ginnastica ritmica che sabato 20 difenderà a Rio la medaglia di bronzo conquistata a Londra. Era il 12 agosto quando Marta, nata sportivamente all’Etruria e poi diventata leader delle Farfalle azzurre, si mise al collo quella medaglia: e proprio il 12, giorno nel quale ha lasciato l’Italia per volare in Brasile, ha perso la nonna. Maria Colabella aveva 87 anni e se n’è andata velocemente; per Marta, e non c’era intervista nella quale non lo ricordasse, Maria era molto più di una nonna. “Mi hai spinta ad avere coraggio nelle sfide quotidiane - ricorda la ginnasta pratese rivolgendosi a nonna Maria - Il nostro sogno era già iniziato: diventare brava, andare alle Olimpiadi. Ci abbiamo creduto insieme, tu più di me forse”.

UN RICORDO struggente che continua: “Te ne sei andata così, senza darmi modo di salutarti, senza aspettarmi, nel giorno dell’anniversario della mia medaglia olimpica, il giorno in cui sono arrivata alla mia seconda olimpiade. Non so perché te ne sei voluta andare proprio adesso, ma un motivo c’è, tu non fai nulla per caso. Ora sono qui, dall’altra parte del mondo e vorrei solo abbracciarti e dirti quanto sei importante per me, ma non posso. Questa vita sportiva che prende e che dà mi chiede di essere forte proprio adesso, proprio quando è l’ultima cosa che vorrei fare. Ma tu da me vorresti questo, e io lo farò, solo per te”. L’ultimo saluto alla signora Colabella, mamma di Grazia Ciarlitto, presidente dell’Etruria, ci sarà oggi alle 18,30 alla Croce d’Oro, in via Niccoli.