Il mister diviso tra Prato e Pistoia. Quando il calcio va oltre il campanile

Tifoso arancione, la città laniera nel cuore, guida i pulcini di San Niccolò

Luca Benesperi

Luca Benesperi

Prato, 13 settembre 2017 - Il calcio dei bambini oltre il campanile, quello sano, quello bello da raccontare. Come la storia di Luca Benesperi, 32 anni, diviso a metà tra due città cugine come Prato e Pistoia che si sbeffeggiano a vicenda dalla notte dei tempi. Benesperi è pistoiese di nascita ma pratese d’adozione. E’ tifoso sfegatato degli arancioni (e della Fiorentina) ma ha Prato nel cuore. Avvocato e poi impiegato d’azienda, studente di filosofia, una vita passata nel calcio. Una passione ereditata dal padre, che in fondo è stato proprio l’esempio di “pistopratese” visto che è il titolare di un bar storico a Prato, il Corrieri di via Zarini.

Si definisce "ex calciatore mediocre, dalla grande corsa e serietà ma con scarse doti tecniche e caratteriali"; tra le maglie indossate, quelle di Aglianese, Virtus Bottegone, juniores del Prato Ovest. Poi la scelta di prendere il patentino di allenatore a soli 19 anni, ma dopo le panchine di Virtus Bottegone, Agliana Calcio e Aglianese, nel 2010 lo stop. La pressione dell’ambiente – dirigenti, genitori, l’ossessione del risultato che purtroppo rovina spesso il mondo del calcio giovanile – lo inducono a dire basta finché da Prato, dalla storica scuola di San Niccolò, arriva la sfida: costruire una squadra da zero.

"Alla chiamata dell’amico Cristiano Ferri non ho saputo dire di no – spiega – Ho sposato un progetto affascinante: costruire una società da zero, partendo dai ragazzi della prestigiosa scuola San Niccolò per poi ampliarlo anche ai ragazzi della strada e farlo crescere. Ho iniziato con i Pulcini del 2007/2008, che ho anche quest’anno. Tanti sono stati i momenti di sconforto e delusione e la voglia di gettare la spugna con zero punti fatti in tutto il campionato ma non è mai mancato l’entusiasmo e la caparbietà di proseguire questo sogno. Ho un gruppo splendido – conclude – che ha supportato il lavoro fatto partendo quasi da zero. Per questo ringrazio la dirigenza per l’opportunità, l’amico Ferri, il presidente Gianni Lazzeri e tutto il consiglio. Quest’anno siamo ripartiti con nuovo slancio, più organizzati e determinati. Speriamo di toglierci qualche soddisfazione oltre che umana anche sportiva".

Luca Boldrini