Pamela Villoresi si fa i "selfie" sul nuovo set. In bianco e nero con Rocco Papaleo

L’attrice pratese nel cast di ‘Orecchie’ diretto dal giovane Aronadio

Un ruolo da commedia per l’attrice  che  nel 2013 recitò per Paolo Sorrentino nel film drammatico che vinse l’Oscar «La Grande bellezza»

Un ruolo da commedia per l’attrice che nel 2013 recitò per Paolo Sorrentino nel film drammatico che vinse l’Oscar «La Grande bellezza»

Prato, 23 maggio 2017 - Tra una tournée teatrale e l’altra, sempre di successo, l’attrice pratese Pamela Villoresi torna con piacere sul set.

E’ in uscita in questi giorni la sua nuova interpretazione in un film italiano di un promettente giovane autore. Si tratta di "Orecchie" diretto da Alessandro Aronadio; un nome ancora non conosciuto ma che potrebbe diventare una stella di punta della nuova commedia. Con soli 150.000 euro e tre settimane di riprese, Aronadio è riuscito praticamente in una impresa impossibile; girare un lungometraggio con attori importanti come Piera Degli Esposti, Milena Vukotic, Rocco Papaleo e la «nostra» Pamela Villoresi.

Svegliarsi una mattina con un fastidioso fischio alle orecchie e leggere un biglietto lasciato dalla fidanzata: "E’morto il tuo amico Luigi".

Peccato non ricordare di avere un amico di nome Luigi. Comincia così lo strano piccolo film diretto da Aronadio. Pellicola stravagante e originale, girata addirittura in bianco e nero. Nel ruolo di una mamma un po’ svampita, malata di social network e selfie, Pamela Villoresi. Un ruolo da commedia per una attrice votata quasi sempre ai ruoli e al genere drammatico. Basti pensare al ritorno in cinema in grande stile di quattro anni fa grazie a Paolo Sorrentino e alla sua «Grande bellezza». Anche in quel caso un ruolo di madre di un figlio complesso e disturbato (Luca Marinelli). Una attrice pratese in un film da oscar per il miglior film straniero nel 2014. Drammatico o comico, Pamela Villoresi è da tempo una primadonna dello spettacolo. Con una carriera iniziata a 15 anni in compagnia di (quasi) coetanei allora sconosciuti come Roberto Benigni, Paolo Magelli, Saverio Marconi.

Dalle tavole del Metastasio al successo e alla popolarità con lo sceneggiato «Marco Visconti»nel 1975 al fianco di Raf Vallone. E poi un successo dietro l’altro. Il cinema d’autore come «Vizi privati e pubbliche virtù» del regista ungherese Miklos Janckso, «Il giocattolo» di Giuliano Montaldo, «Splendor» di Ettore Scola a fianco di Marcello Mastroianni e Massimo Troisi. Per il teatro, indimenticabile l’edizione del 1981 di «Otello» a fianco di Vittorio Gassman oppure la commedia comica «Gente di facili costumi» interpretata al fianco di Nino Manfredi. Ed ora, di nuovo cinema con «Orecchie» di un giovane talento che ha scelto il talento di Pamela Villoresi.

Federico Berti