Il regista Limberti si dà alla scrittura. Un libro con il divo del porno Trentalance

Il regista pratese e Trentalance firmano "Il guardiano del parco"

Marco Limberti (foto Germogli)

Marco Limberti (foto Germogli)

Prato, 6 marzo 2017 - Dopo anni di cinema, il regista e sceneggiatore pratese Marco Limberti, debutta ora come scrittore. Sta per arrivare in libreria "Il guardiano del parco", edizioni Pendragon. La curiosità non è tanto il suo debutto come romanziere, semmai il fatto che il libro sia stato scritto dallo stesso Limberti insieme a Franco Trentalance, divo del porno, unico vero rivale di Rocco Siffredi. A sorpresa, il mondo del porno non c’entra nulla nella storia raccontata.

Di cosa parla allora?

"Una studentessa americana a Firenze scompare nel nulla. Un ex militare viene in Italia a cercarla, un serial killer tortura le sue vittime e vende i video sul web. Il romanzo racconta le loro storie e come finiranno per intrecciarsi".

Com’è nata l’idea del libro?

"E’un progetto nato alla rovescia. Io e Franco Trentalance qualche anno fa abbiamo detto: giriamo un horror. Dopo tre giorni eravamo nei boschi a giocare col sangue finto. Poi abbiamo montato il trailer, scritto il copione e alla fine il romanzo".

Com’è nata la collaborazione con Trentalance?

"Siamo stati presentati da amici comuni. Per me l’amicizia, la stima reciproca e il lavoro sono tutti elementi legati tra loro. Così anche con Franco. Quando si lavora con un amico è più facile. Ci si capisce al volo, non si discute mai inutilmente e tutti e due sappiamo mettere da parte i nostri ego. Per il bene del progetto e dei personaggi che abbiamo creato".

La scrittura è una nuova esperienza per Limberti. Ci sarà un seguito?

"Sì, è vero, sta uscendo il mio primo romanzo ma in realtà io scrivo da sempre. Sia le sceneggiature dei film sia le serie Love Bugs dov’ero uno degli autori ufficiali. Mi piace molto scrivere. Sono disciplinato e regolare. In tre mesi ho scritto quasi 300 pagine... E adesso non ho nessuna intenzione di fermarmi".

Inevitabile pensare a un eventuale film...

"E’ il motivo vero per cui è nato il libro. Sarebbe un cerchio che si chiude. Un bell’horror tra i film di Fulci anni 70 e Blair witch project, girato in Toscana con attori americani e le musiche del maestro Frizzi".

E i prossimi progetti?

"Sono tanti. In questo momento è un po’ come se ci fossero tante cosine belline che cuociono sulla griglia. Appena la prima è pronta vi chiamo e si mangia tutti insieme".