Cinema, quando i film "pratesi" facevano il tutto esaurito

Ma il 2017 è stato un annus horribilis

Roberto Benigni da Vergaio e Francesco Nuti da Narnali, in una delle rarissime fotografie  in cui sono ritratti insieme

Roberto Benigni da Vergaio e Francesco Nuti da Narnali, in una delle rarissime fotografie in cui sono ritratti insieme

Prato, 22 agosto 2017 - Non andava così male da anni. Nessun pratese nella classifica dei cento film di maggiore incasso tra settembre 2016 e giugno 2017 secondo l’autorevole rivista «Ciak». Eppure tante stagioni in passato hanno visto protagonisti proprio i grandi nomi «made in Prato». Vale la pena ricordarlo. La lista dei successi sarebbe lunghissima. In ordine alfabetico Benigni, De Bernardi, Nuti, Panariello, Veronesi, per citare i protaginisti principali.

Basta scorrere la lista dei maggiori incassi di tutti i tempi in Italia per scoprire tante belle sorprese. Resiste al quinto posto «La vita è bella» con quasi 50 milioni di euro, superato negli anni da «Avatar», «Quo vado», «Sole a catinelle» e «Titanic». Ancora Benigni al 15° posto e 27 milioni di euro con «Pinocchio». E’ comunque Giovanni Veronesi in qualità di sceneggiatore il pratese più presente in classifica: al 13° posto con quasi trenta milioni di euro grazie a «Il ciclone», 21° con «Il paradiso all’improvviso» (oltre 25 milioni di euro), al 43° con «Una moglie bellissima» (20 milioni di euro), 44° con «Ti amo in tutte le lingue del mondo» (altri 20 milioni). Anche il Veronesi regista si è difeso molto bene con incassi stratosferici grazie alla trilogia «Manuale d’amore»: oltre quaranta milioni.

Nella classifica dei 50 migliori incassi di tutti i tempi in Italia, 22 film italiani. Oltre Benigni e Veronesi, Checco Zalone, Aldo Giovanni e Giacomo, i cinepanettoni di Neri Parenti e poco altro.

Esiste anche un’altra classifica storica, quella dei 50 film con il maggior numero di spettatori di tutti tempi in Italia. Altri pratesi, altre sorprese. A trionfare è una co-produzione italo americana, «Guerra e pace» di King Vidor, 15 milioni di spettatori nel 1956. Il primo pratese della lista è il mitico Piero De Bernardi, sceneggiatore storico di oltre 200 film. Il suo «Serafino» scritto per Pietro Germi con Adriano Celentano, compare al 20° posto con quasi 11 milioni di spettatori. Subito dopo al 21° con «Amici miei» scritto per Mario Monicelli (10 milioni e mezzo). E poi ancora 25° con «Matrimonio all’italiana» scritto per Vittorio De Sica e la coppia Sophia Loren/Marcello Mastroianni (10 milioni di spettatori).

Benigni compare solo con «La vita è bella» al 31° posto con 9,7 milioni di spettatori. Anche Veronesi sceneggiatore con un solo film, «Il ciclone», 47° con quasi otto milioni di spettatori. Oltre le classifiche dei primi cinquanta, Francesco Nuti è stato per anni presenza fissa delle top ten (superati i cento miliardi d’incasso in dieci anni con i suoi film più celebri, da «Madonna che silenzio c’è stasera» a «Donne con le gonne»). Tanti miliardi anche per Giorgio Panariello con i primi film («Bagnomaria» e «Al momento giusto»), tanti milioni di euro ed un Oscar per «La grande bellezza». con la pratese Pamela Villoresi.