Sori, Alessandro Michelozzi è il nuovo presidente

Lotta all'evasione. Per la Tari il mancato incasso sfiora il 29 per cento

Il nuovo presidente di Sori Alessandro Michelozzi con l'assessore Monia Faltoni

Il nuovo presidente di Sori Alessandro Michelozzi con l'assessore Monia Faltoni

Prato, 30 maggio 2016 - Presentazione ufficiale in Palazzo comunale del nuovo presidente di Sori Alessandro Michelozzi e passaggio di consegne con il presidente uscente Giovanni Luchetti, alla guida della partecipata dal 2010. A fare gli onori di casa l'assessore al Bilancio Monia Faltoni, che ha colto l'occasione per sottolineare l'importante ruolo di Sori nel recupero delle sacche di evasione, soprattutto in considerazione dell'ipotesi di superamento di Equitalia: «Il nostro territorio ha il vantaggio di avere già un ente che si occupa di riscossione e recupero evasione dei tributi, che si traduce in maggiori servizi per i cittadini». Michelozzi ha 55 anni, si è diplomato al Liceo scientifico Copernico e dal 2003 si occupa del sistema informativo e della tintoria della Linea più spa.

«Il nostro obiettivo è innovare e semplificare i processi di riscossione con nuove tecnologie che rendano più facile ed immediato il rapporto con i cittadini e con i Comuni di Prato e Montemurlo - ha spiegato il neopresidente Alessandro Michelozzi. - Sori è al servizio della comunità proprio perchè è il tramite del patto tra cittadini ed istituzioni su cui si basa la contribuzione, e contribuire tutti significa partecipare alla comunità». Tra i punti focali vi è appunto la lotta all'evasione fiscale, che se su Ici, Imu e Tasi è molto ridotta - si registra un incasso quasi del 90% sul totale dovuto - sullo smaltimento dei rifiuti è ancora abbastanza alta, intorno al 28% di mancato pagamento. Tra i motivi vi è la continua nascita e scioglimento delle aziende nell'arco di pochi mesi o anche poche settimane, a fronte del fatto che invece tra la bollettazione degli importi e poi l'avviso bonario di pagamento e l'avviso di riscossione intercorre un ampio lasso di tempo, circa 1 anno e mezzo. Come soluzione il Comune di Prato e Sori stanno sperimentando una procedura più semplificata che permette di saltare un passaggio, riducendo i tempi dell'avvio della procedura di riscossione a sei mesi, in pratica mandando dopo la bolletta un'ingiunzione di pagamento senza interessi di mora e sanzioni al posto dell'avviso bonario.

«Le entrate dalla Tari rapprersentano quelle più corpose che affluiscono nel bilancio, oltre 46 milioni, ovvero un quarto dell'intera spesa corrente - ha spiegato Faltoni, - quindi un mancato introito crea notevoli difficoltà di bilancio e quindi sui soldi di tutti e sui servizi ai cittadini». Attualmente Sori è in procinto di inviare gli avvisi per la mancata riscossione della Tari 2015. Luchetti ha tracciato un bilancio del lavoro svolto negli ultimi 6 anni dalla società, che ha chiuso l'esercizio 2015 con un utile di 156.370 euro, "una conferma - ha detto - dell'efficacia degli interventi sulla struttura dei costi della società, ribadita dai risultati economici positivi conseguiti in questi anni". Nell'arco del suo mandato, ha ricordato "Sori è diventata a tutti gli effetti una società di riscossione, attività che svolge per intero con mezzi propri". Nel futuro di Sori, ha concluso l'assessore Faltoni, "alla luce anche del superamento di Equitalia prospettato dal governo, c'è la possibilità di sviluppare sinergie con altri enti locali, anche al di fuori dell'ambito territoriale provinciale".