Selfie con animali uccisi, bracconieri denunciati

Nei guai un cacciatore di Vernio. Sequestrati silenziatori, balestre e una trappola per istrici

L'arsenale sequestrato ai bracconieri

L'arsenale sequestrato ai bracconieri

Prato, 26 luglio 2014 - Macabri 'selfie' con le prede, cervi oppure cinghiali, appena abbattuti. Erano nella memoria di una macchina fotografica sequestrata a uno dei due bracconieri denunciati dalla Procura di Bologna che ha coordinato un'operazione delle polizie provinciali di Bologna, Prato e Firenze. Sequestrati anche due silenziatori per armi da fuoco, quattro balestre con dardi e lame a rasoio, puntatori laser, visori notturni e una grossa trappola per catturare istrici, munizioni e crani di ungulati.

L'operazione è stata chiamata 'Candid Camera' perché l'indagine ha preso il via dalla segnalazione di un fotoamatore a luglio 2013: l'uomo si trovava nei boschi di Camugnano, sull'Appennino bolognese ed era nascosto in un capanno per tentare di immortalare un cervo, quando ha scattato invece foto a un bracconiere che stava cercando selvaggina. Nella zona, il parco regionale dei laghi di Suviana e Brasimone, la caccia è vietata. Dopo la denuncia, la polizia, ha avviato gli accertamenti e ha scoperto che l'uomo fotografato risiedeva in Toscana e aveva un 'basista' nel Bolognese. Nei giorni scorsi ci sono state perquisizioni tra Camugnano, Vernio e Impruneta, dove sono state trovate anche numerose torce con staffe per posizionarle sulle armi per la caccia notturna. Sul fuoristrada di uno dei due indagati c'era un vano di plastica, agganciato sotto al motore, dove veniva nascosto il silenziatore utilizzato su una carabina monocolpo pieghevole in calibro 44 Remington Magnum. E' stato trovato anche il luogo usato per la macellazione degli animali, vicino alla casa di uno dei due bracconieri, a Camugnano: c'erano carrucole con ganci, lavatoio, mannaie e coltelli, oltre a 15 chili di carne di cinghiale e cervo.