Scuola, 1330 posti a rischio

I sindacati preparano lo sciopero del 5 maggio: "Il disegno di legge del governo è un pericoloso passo indietro"

Insegnanti in attesa della nomina

Insegnanti in attesa della nomina

Prato, 28 aprile 2015 - Oltre 1330 i posti, tra insegnanti e personale non docente, messi a rischio dal disegno di legge del governo Renzi. Sale l’agitazione nel mondo della scuola che ha fissato per il 5 maggio uno sciopero generale a Roma al quale parteciperanno diverse centiania di insegnati anche da Prato per gridare la prorpia disapprovazione alla riforma della scuola voluta dal governo. Una manifestazione che sarà precedetura da diverse assemblee nelle scuole in programma nei prossimi un po’ in tutti gli istituti della provincia, proprio per spiegare quali sono i punti cardine della manovra che i sindacati definiscono «un pericoloso passo indietro per tutto il sistema scuola».

Se la manifestazione del 5 maggio non darà gli esiti sperati, ossia lo stralcio del disegno di legge per avviare un percorso condiviso, allora i sindacati organizzeranno altre iniziative di protesta senza escludere anche un blocco degli scrutini. Insomma anche in città si annuncia un’estate calda sul fonte della scuola di ogni ordine e grado.

«Ad agitare le acque - spiegano Daniele Monticelli (Cgil), Anna Stella Tempestini ( Cisl) insieme ad Alessandro Rizzello (Uil) e Giuseppe Lorenzo (Gilda) - è il disegno di legge che prevede la stabilizzazione soltanto degli insegnati che si trovano nella graduatoria ad esaurimento. Questo va a discapito di coloro che si trovano in seconda e terza fascia e che da anni lavorano come insegnati e che con questa manovra rischiano davvero di perdere il lavoro». Sul piatto c’è anche un altro problema che riguarda il ruolo del dirigente scolastico che con il nuovo disegno di legge andrà ad acquisire moltissimi poteri, di fatto «trasformando la scuola in un’azienda».

«Si va acreare una figura autoritaria di uomo solo al comando - spiegano i sindacati - con potere di scelta dei docenti oltre che sul piano dell’offerta formativa che d’ora in poi non dovrà più essere condiviosa dal collegio docenti, ma sarà sufficiente la decisione del dirigente». Per aderire alla manifestazione a Roma è possibile rivolgersi ai sindacati stessi che stanno organizzando i pullman.