Erika Mineo, in arte Amara
Prato, 27 gennaio 2015 - Quella di Amara, nome d'arte della pratese Erika Mineo, è una storia di caparbietà, convinzione, dimostrazione di resistenza. Finalmente ha conquistato il palco del teatro Ariston di Sanremo: al Festival, dal 10 al 14 febbraio, porterà la canzone "Credo", scritta da lei stessa insieme a Salvatore Mineo. La canzone è contenuta nell'album d'esordio di Amara, "Donna libera" (produzione artistica di Carlo Avarello per Isola degli Artisti) ed Erika la definisce così: "E' una preghiera d’amore – spiega - In un momento in cui ho temuto di non credere più a niente, in lei ho ritrovato la luce, la speranza e la forza di continuare a credere".
La videointervista dal sito del festival di Sanremo:
La cantante pratese, 31 anni il prossimo giugno, ha una storia particolare alle spalle: ha vinto quattro anni a fila (2008, 2009, 2010 e 2011) il concorso Sanremolab, presieduto dal giornalista Paolo Giordano, senza però riuscire a partecipare al Festival di Sanremo. E' sempre mancato l'ultimo gradino. Altri riconoscimenti le sono giunti dalla partecipazione nel 2009 a "Palco d’autore", la rassegna genovese curata da Pepi Morgia e dedicata alla musica d’autore, dal successo al Premio Lunezia nella sezione Nuove proposte, dalla partecipazione alla "Notte dei sospiri" con Massimo Giletti per uno speciale su RaiUno... Poi l'incontro con Mogol: Amara vince un festival dedicato ai cantautori, nel 2010, con il grande paroliere presidente di giuria che le concede una borsa di studio al suo celebre Cet, la scuola di perfezionamento per lo sviluppo della cultura e della musica. Adesso il quinto successo ad Area Sanremo e Carlo Conti che la sceglie per partecipare al Festival.
Al contrario dei "big", le Nuove proposte possono far ascoltare in anticipo il loro brano. Ecco dunque il pezzo che amara porterà a Sanremo. CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEOCLIP
Di seguito il testo della canzone:
Credo nei sogni e li accarezzo con le mani / credo nel sole che mi scaldi anche domani / credo nei Santi a quelle mie parole al vento / credo all'infinito amore che poi nasce in un momento. / Magari proprio quando ormai non ci credevi più / che non pensavi neanche che potevi essere tu / e credo nei bambini nelle loro madri / alla bellezza dei colori incorniciata dentro ai quadri. / A quelle discussioni che si fanno dentro ai bar / ad ogni strada presa che non so mai dove va / e amore credo a quello che mi hai dato sempre mi ritrovo nei tuoi occhi ma mi perdo tra la gente. / Amore non posso guardarti negli occhi e chiamarti per nome / non posso che stare in silenzio se parla l’amore / è pioggia di luce battente che illumina il cuore / non posso guardarti negli occhi...
Credo allo storia che non ci hanno raccontato / agli occhi lucidi se sono emozionata / credo alle avversità del tempo che ci rende grandi / alla nostra vicinanza quando siamo più distanti / alle ali forti della mia testarda libertà / al buio della notte quando accende la città / al mio passato che è passato e non l'ho perso / e anche se oggi son diversa orgogliosamente questa. / Credo nelle preghiere anche se ognuno a modo suo / perché ogni luce è buona per accendere quel buio / e amore credo a quello che non so scordare / amore resta amore, amore non te lo dimenticare. / Amore non posso guardarti negli occhi e chiamarti per nome / non posso che stare in silenzio se parla l’amore / è pioggia di luce battente che illumina il cuore non posso che stare in silenzio / Credo nelle preghiere anche se ognuno a modo suo perché ogni luce è buona per accendere quel buio e amore / credo a quello che non so scordare amore resta amore, amore non te lo dimenticare.