"Treni, stampare i biglietti adesso è un’odissea", raffica di proteste

La nuova procedura, che manderà in pensione il ticket cartaceo, è particolarmente lenta

Bruno Rosi, uno dei titolari del bar Andrei mostra la nuova, farraginosa procedura per stampare i biglietti del treno

Bruno Rosi, uno dei titolari del bar Andrei mostra la nuova, farraginosa procedura per stampare i biglietti del treno

Prato, 1 aprile 2015 - «Comprare un biglietto del treno sta diventando un’impresa. I titoli di viaggio cartacei in circolazione sono sempre meno e con la nuova procedura elettronica può servire anche un minuto per stampare un biglietto di andata e ritorno. La clientela si sta già lamentando per l’eccessiva attesa». C’è preoccupazione fra edicolanti e tabaccai autorizzati a vendere i titoli di viaggio del treno. Le Ferrovie dello Stato stanno introducendo una nuova modalità elettronica che progressivamente manderà in pensione il biglietto cartaceo. Il problema è la lentezza del programma, che funziona attraverso le macchine del lotto e del superenalotto.

«Si può stampare solo un biglietto alla volta - spiega Alessandro Rosi del bar Andrei di via Magnolfi - e il tempo richiesto per l’operazione è di circa 30 secondi. Quindi per un titolo di andata e ritorno si impiega un minuto. Immaginate che all’improvviso vengano dieci persone a volere comprare il biglietto: ci vorranno dieci minuti per accontentarle tutte. Finora invece bastavano pochi secondi per smaltire la fila».

Se da un lato i tabaccai sono già in possesso della macchina per stampare elettronicamente i biglietti, le edicole dovranno ancora aspettare qualche mese. L’apparecchio verrà infatti inviato gratuitamente da Roma, direttamente dalle Ferrovie dello Stato, ma solo a primavera inoltrata. Inoltre, nelle ultime due settimane è sorto un ulteriore inconveniente. Le richieste di biglietti cartacei sono state esaudite solo in parte dalle Ferrovie. All’edicola della stazione del Serraglio, ad esempio, è stato esposto un cartello col quale si avvisano i clienti della possibile mancanza di biglietti. A fronte di una richiesta di 2mila titoli di viaggio verso Prato e Firenze, ne sono arrivati solo 1500. E così l’edicolante nel weekend si è ritrovato senza biglietti e costretto a mandare via i clienti, bruciando centinaia di euro di potenziale incasso.

Lo stesso problema si è verificato al bar Andrei. «Ci hanno mandato la metà dei biglietti cartacei per Firenze, Prato e Pistoia rispetto a quanto avevamo chiesto - conclude Rosi - costringendoci così a fare ricorso alla procedura elettronica. In questo modo sembra di voler fare uno sgarbo ai clienti, ma in realtà questa situazione non dipende affatto dalla nostra volontà».