Mercoledì 24 Aprile 2024

‘Ronde per difendersi dalle spaccate’

In via Santa Trinita ancora danneggiamenti. I residenti del quartiere sono all’esasperazione e chiedono più controlli

 Un lunotto posteriore sfondato per rapina

Un lunotto posteriore sfondato per rapina

Prato, 24 novembre 2014 - «ORGANIZZEREMO delle ronde private tra chi abita nel quartiere». La proposta di Alessandro Mazzeo, residente di via Pomeria, nasce di fronte alle ennesime spaccate ai danni di automobili nella zona di via Santa Trinita. Nella notte tra sabato e domenica, due episodi si sono aggiunti a quelli delle scorse settimane.

«E’ LA TERZA volta in pochi giorni che vengono infranti i vetri delle macchine nel parcheggio fuori da porta Santa Trinita – spiega Mazzeo –, spesso troviamo le gomme squarciate e bottiglie di birra abbandonate sul marciapiede». Nella mattinata di ieri, Mazzeo ha notato una Cinquecento bianca con il lunotto posteriore infranto, «fatto probabilmente avvenuto con l’intento di portare via un oggetto di valore. Non ho la possibilità di lasciare la macchina in un garage privato – aggiunge –, e sono costretto a parcheggiare l’auto in zona.

Ma da quando abbiamo a che fare con questi episodi, cerchiamo di non lasciare mai oggetti in vista. Sembrano furti mirati, fatti appositamente, come per trafugare qualcosa di specifico e di prezioso».

Nel giro di una settimana, almeno sette macchine sono state danneggiate, tra l’ultimo tratto di via Santa Trinita e l’area tra via Lazzerini, via Roma e via Carlo Livi«La zona è ultimamente presa di mira – dice Mazzeo –, ho segnalato spesso i problemi alla polizia municipale, ma nessuno sembra poter intervenire. L’atmosfera che si respira nel quartiere è di profonda frustrazione».

DA QUI, la proposta di installare una delle telecamere di sorveglianza annunciate dal Comune (saranno diciannove) nei pressi del parcheggio di via Santa Trinita. A questa, i residenti chiedono di affiancare più controlli, specialmente notturni.

«Se la polizia municipale non intensificherà i passaggi sul territorio – aggiunge il residente –, ci organizzeremo per contro nostro. Le nostre auto sono a forte rischio, e la situazione è ormai recidiva. Potremo fare delle verifiche a turno tra residenti, una notte ciascuno».