Farmacie e tabaccherie collegate con la polizia. L’ultima arma contro i rapinatori

C’è l’accordo con le forze dell’ordine. Il prefetto: ‘Nessuna escalation’

Gennaro Brandi e il prefetto Maria Laura Simonetti (foto Pecchioli/Attalmi)

Gennaro Brandi e il prefetto Maria Laura Simonetti (foto Pecchioli/Attalmi)

Prato, 29 aprile 2016 - Si chiama video allarme antirapina ed è la chiave di volta del patto di ferro per la sicurezza siglato ieri mattina fra Prefettura, Federfarma e l’associazione di categoria dei tabaccai (Fit). Una sinergia alla quale prendono parte attiva la questura e i carabinieri e che incassa che la piena approvazione da parte dell’amministrazione comunale. Nei primi tre mesi del 2016 sono stati 12 gli esercizi commerciali rapinati dei quali ben 9 rappresentati da farmacie, ma il prefetto Maria Laura Simonetti rassicura: "Dal 2012 a oggi non c’è stata un’escalation di rapine, come dimostrano i numeri a nostra disposizione. Semmai a questo protocollo abbiamo pensato non in conseguenza dell’ondata di rapine in farmacie, ora a uno stop, ma già da prima. Si tratta di strumenti di prevenzione forniti dal Governo centrale ai territori".

Ma cosa prevede l’accordo, che è entrato subito in vigore e che porta le firme del prefetto Simonetti, di Gennaro Brandi, presidente dell’associazione pratese di Federfarma e di Filippo Ciardi, presidente di Fit? Farmacie e tabaccherie potranno collegare i rispettivi impianti di videosorveglianza alle centrali operative di polizia e carabinieri. Il servizio non è a costo zero: a farmacisti e tabaccai spetterà l’acquisto della apparecchiatura (il costo si aggira intorno ai 4-5 mila euro), mentre le forze dell’ordine metteranno a disposizione in comodato gratuito la loro strumentazione. Ai commercianti sarà sufficiente schiacciare un pulsante per lanciare la richiesta di aiuto alle forze dell’ordine, mentre all’esterno del negozio il cartello che segnala la presenza di un apparecchio collegato alle forze di polizia potrà fare da deterrente agli aspiranti rapinatori.

"Le farmacie sul territorio pratese sono una sessantina ma poche sono dotate di un sistema di videosorveglianza – afferma il presidente provinciale di Federfarma Gennaro Brandi – Spero che questo protocollo serva ad incentivare i colleghi ad installare questi dispositivi che fanno prevenzione contro questo tipo di reato. Del resto ogni giorno viviamo una situazione di disagio per il continuo via vai dei tossicodipendenti che entrano nelle nostre farmacie e rubano merce dagli scaffali, passano avanti agli altri clienti e poi scappano".

Sul versante tabaccai, il presidente Fit sottolinea che "su 170 tabaccherie sono 5 quelle aderenti: si spera che il numero possa aumentare".

"Ci stiamo muovendo in tale direzione, anche perché il protocollo firmato oggi (ieri ndr) prevede l’incentivazione dell’uso della moneta elettronica negli esercizi, un altro deterrente anti rapina". Il prefetto Simonetti fornisce il numero delle rapine, che in Prato è andato a scemare: "Nel 2012 i colpi negli istituti di credito sono stati 12, nel 2013 cinque, nel 2014 quattro e l’anno scorso una. Per quanto riguarda gli esercizi commerciali la tendenza è in calo: dalle 40 rapine nel 2012, 31 nel 2013, 26 nel 2014 e 32 nel 2015".

Alla firma hanno preso parte il questore Paolo Rossi, il comandante provinciale dei carabinieri Gabriele Stifanelli e l’assessore alla sanità Luigi Biancalani. L’idea è di estendere un protocollo simile anche ad altre categorie commerciali, coinvolgendo Confesercenti.

Sara Bessi