Rapina alla cartoleria Niccolai. "Immobilizzato e minacciato"

Colpo in tarda serata. Il titolare: "Dicevano di avere una spranga"

L'esterno del negozio Niccolai

L'esterno del negozio Niccolai

Prato, 20 novembre 2014 - UNA RAPINA dai modi violenti, in pieno centro e nell’ora dello struscio. Un obiettivo «facile» dove i rapinatori hanno fatto irruzione a volto scoperto e, probabilmente, disarmati. A essere presa di mira, questa volta, è stata la storica cartoleria «Niccolai» di via Santa Trinita dove due banditi hanno minacciato il titolare, Carlo Niccolai, che in quel momento si trovava solo in negozio. Lo hanno scaraventato contro muro e immobilizzato intimandogli di aprire la cassa. «Abbiamo una spranga», gli hanno gridato per intimorirlo. Attimi di terrore per il titolare della cartoleria che non ha potuto fare altro che obbedire ai rapinatori.

«Sono ancora sotto shock – spiega con voce tremante Carlo Niccolai subito dopo la rapina – In tutto è stata una manciata di minuti: ho avuto davvero paura. I banditi sono entrati poco dopo che era uscita una cliente. Erano italiani, due ragazzi sui 20-25 anni che parlavano con accento meridionale, anche se non ne sono sicuro. Mi hanno spinto contro il muro e mi hanno detto di aprire la cassa. Non sapevo cosa fare. Dicevano di avere una spranga ma sinceramente non l’ho vista. Uno dei due ha cominciato a girare in modo frenetico per tutto il negozio alla ricerca di qualcosa di pesante da tirarmi in testa. Hanno frugato dappertutto e messo tutto a soqquadro».

E’ PROBABILE che non si sia trattato di una banda di professionisti ma di due sbandati che si sono accontentati di un bottino magro. «Hanno preso un sacchetto di spiccioli e 115 euro, tutto ciò che avevo incassato con l’ultima cliente che era andata via due minuti prima che entrassero – ha aggiunto Niccolai –. Sono sicuro che hanno aspettato fuori e, appena hanno visto che ero rimasto solo, sono entrati in negozio. I soldi li tengo nella tasca dei pantaloni e siccome ero contro il muro non se ne sono accorti. Dopo aver arraffato i soldi sono fuggiti. La cosa peggiore è che mi hanno portato via le chiavi del negozio. Sono stato costretto a chiamare subito il fabbro per far cambiare la serratura».

UN EPISODIO spiacevole, soprattutto perché avvenuto in un orario in cui il centro è ancora pieno di persone e i negozi sono aperti. Un fatto che si inserisce in un contesto di emergenza generalizzato e in una zona dove, da tempo, i residenti e commercianti denunciano il clima di insicurezza in cui sono costretti a vivere.

«In tutti questi anni non avevo mai subito una rapina – conclude sconsolato Niccolai – solo qualche furtarello. La situazione sta davvero degenerando, non è possibile dover lavorare avendo paura». Niccolai ha sporto denuncia alla polizia arrivata in via Santa Trinita dopo la richiesta di aiuto della vittima. di LAURA NATOLI