Psicosi meningite: caccia al vaccino, ma sta finendo

"Impossibile parlare al telefono con l'Asl"

Un farmacista con un vaccino contro la meningite

Un farmacista con un vaccino contro la meningite

Prato, 6 febbraio 2016 - Sono stazionarieSTAZIONARIE le condizioni del 71enne colpito da meningite di tipo C, che attualmente è ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale «Santo Stefano». I medici ospedalieri lo hanno sottoposto a trattamento antibiotico e attendono l’evoluzione degli effetti della terapia. Momenti di apprensione, per la sorte dell’uomo che è molto conosciuto in ambito sportivo proprio per la sua attività di dirigente del Prato Sport di terza categoria. E intanto anche ieri c’è stata la corsa alla vaccinazione e alla ricerca del vaccino.

«La richiesta giornaliera per rispondere alle esigenze del territorio pratese è di circa 900 vaccini, ma adesso le dosi iniziano a scarseggiare. Ieri alla farmacia interna dell’ospedale, quella collocata al vecchio pronto soccorso del Misericordia e Dolce, sappiamo che erano disponibili soltanto una sessantina di dosi», dice il segretario della Federazione medici di medicina generale Alessandro Benelli.

Adesso, dopo l’ultimo caso pratese, c’è chi fra gli ultra quarantacinquenni chiede al proprio medico di base di sottoporsi alla vaccinazione ma anche nelle farmacie i farmaci stanno scarseggiando. Il tema non manca di suscitare polemiche in città, anche fra chi cerca di prendere un appuntamento per la vaccinazione. Un lettore, Tullio Grossi, racconta come ieri «sia stato impossibile mettersi in contatto con il numero preposto dall’Asl». «Ho cominciato a chiamare dalle 8.30 – racconta – e ogni volta mi rispondeva un disco, comunicandomi che a causa dell’eccessivo numero di telefonate dovevo riprovare più tardi. Sono rimasto al cellulare, a più riprese, per decine di minuti fino alle 12.30 senza mai successo. Credo che ci sia una vera e propria mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini».

Chi invece vuole rassicurare i propri tesserati è il presidente della Grignanese, Marcello Biancalani. Il 71enne colpito da meningite sabato scorso infatti ha frequentato l’impianto San Pietro. «Sia i calciatori della Terza categoria che quelli della Juniores si sono già sottoposti a profilassi – commenta – Negli spogliatoi non c’è alcun rischio contagio e comunque per ulteriore precauzione sono stati accuratamente disinfettati. Coloro che hanno frequentato sabato scorso l’area del bar devono stare tranquilli e non devono sottoporsi a profilassi. I dottori ci hanno dato ampie rassicurazioni e raccomandato di non creare allarmismi».